MODICA. Variante al piano regolatore generale, il suo iter, ed il piano di recupero del centro storico. I due strumenti urbanistici, da tempo in agenda ma rimasti al palo, sono stati oggetto di discussione nella seduta d'aula di giovedì scorso dopo che i consiglieri Andrea Rizza della lista i Contea Modica e Giovanni Scucces, indipendente, hanno chiesto di conoscerne lo stato procedurale. In particolare è stata rilevata la necessità di avere notizie della trasmissione all'assessorato regionale di competenza degli atti riguardanti le opposizioni ed i ricorsi al Prg adottato e quali sono gli atti prodotti in riferimento al piano di recupero del centro storico. L'assessore all'urbanistica Giorgio Belluardo ha risposto chiarendo che tutto l'incartamento è in fase di trasferimento e che non è avvenuto prima, ovvero nello scorso mese di febbraio, per il numero eccessivo delle osservazioni, circa 400. «Con molta probabilità la prossima settimana gli atti - ha detto Belluardo - saranno trasmessi al Cru, la Commissione regionale urbanistica, per le valutazioni mentre lo studio delle Vas, valutazioni ambientali strategiche, potrebbe essere completato entro il mese prossimo da parte della società incaricata. Sulla riqualificazione del centro storico abbiamo ha già pronta una convenzione con l'Università di Palermo che una volta sottoscritta consentirà di avere il documento urbanistico». Le spiegazioni dell'assessore Belluardo sono apparse insufficienti al consigliere Scucces secondo il quale l'Amministrazione, rispetto agli impegni che assume, non è poi consequenziale. Sempre Scucces ha sottolineato come sul piano di recupero del centro storico «bisogna avvalersi di professionisti che vivono il territorio escludendo ogni incarico esclusivo esterno». Il sindaco Ignazio Abbate ha spiegato, intervenendo in aula, che «i ritardi sono legati alle carenze di base del documento urbanistico e che non dipendono dalla volontà di questa amministrazione che le ha subite».
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