MODICA. «Siamo in regola. Abbiamo chiesto le autorizzazioni agli organi competenti per effettuare dei lavori al depuratore di contrada Fiumara». È la dichiarazione del sindaco Ignazio Abbate chiamato in causa dopo lo sversamento delle acque nel torrente registratosi negli ultimi giorni dal depuratore di Modica Bassa e che ha creato tanto allarme tra i residenti della zona. «Entro giovedì concluderemo i lavori che erano urgenti e necessari - racconta Abbate - bisognava predisporre la coibentazione della vasca e sostituire un perno che era prossimo alla rottura. La SpM che ha in gestione il depuratore ha dovuto intervenire per evitare danni peggiori alla vasca. Abbiamo chiesto le autorizzazioni sia all'Arpa che all'assessorato regionale competente. Per poter effettuare i lavori era necessario lo svuotamento della vasca». Dettagli questi del tutto ignoti ai residenti che allarmati non si sono risparmiati nel raccontare quanto accaduto. «Il depuratore è fermo da dieci giorni. Le vasche sono vuote ed i reflui sono immessi nel torrente - denunciano gli abitanti della zona - abbiamo segnalato la situazione in Municipio ed allo stesso personale che opera presso l'impianto ma senza esito». Anche Antonio Guastella amministratore della SpM (Servizi per Modica) che ha in gestione il depuratore si dichiara tranquillo e ribadisce che non sussiste nessun allarme: «Tutto rientra nella norma perché le acque prima di essere immesse nel torrente sono trattate. Abbiamo potenziato il procedimento per solidificare i liquami ed il processo è sotto controllo». Nonostante le rassicurazione del primo cittadino e dell'amministratore della SpM, spettacolo poco edificante per chi si trova ad attraversare la strada della Fiumara che da Modica porta a Scicli e che affianca il torrente: escrementi e puzza. Fe.Ri.
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