MODICA. Era stato arrestato nell'agosto del 2013 e un mese fa, dopo aver patteggiato una pena di quindici mesi di reclusione per furto continuato in concorso con altri pregiudicati ed avere scontato sette mesi di carcere, aveva chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari. Ma venticinque giorni dopo la concessione del beneficio, G.G., 54 anni, pregiudicato di Vittoria, ci ha ripensato: piuttosto che sopportare la moglie, con la quale ha evidentemente un rapporto turbolento, l'uomo preferisce tornare in cella.
Venerdì il cinquantaquattrenne si è presentato negli uffici del Commissariato e ha raccontato di essere scappato da casa dopo un litigio con la consorte. «Portatemi in carcere, non voglio più stare in quella casa con mia moglie», avrebbe detto agli agenti. L'originale richiesta ha spinto la polizia a verificare la posizione giuridica del pregiudicato: una volta accertati lo stato di evasione dagli arresti domiciliari e l'assenza di autorizzazioni per poter uscire di casa, gli agenti si sono messi in contatto con l'autorità giudiziaria.
Nel frattempo, G.G. è andato in escandescenze ed ha tentato prima di strangolarsi e poi di gettarsi da una finestra del Commissariato. I poliziotti hanno dovuto faticare per trattenerlo, quindi hanno chiesto l'intervento di un'ambulanza del 118, che ha trasportato il cinquantaduenne in ospedale. Dopo le cure prestategli dai medici del Pronto Soccorso del "Guzzardi", l'uomo è stato riaccompagnato nella sua abitazione. La polizia ha inviato un rapporto all'autorità giudiziaria ed ha denunciato il pregiudicato per il reato di evasione.
Caricamento commenti
Commenta la notizia