SCICLI. Uno stabilimento balneare a Costa di Carro, alle porte di Sampieri? Manco a parlarne. La costa sciclitana non si tocca e si interverrà solo secondo le previsioni del piano spiagge il cui iter al comune di Scicli non si è ancora concluso. L'affissione all'albo pretorio dell'ente sciclitano di una istanza per l'occupazione privata di una porzione di spiaggia nella baia di Costa di Carro ha portato i consiglieri comunali Guglielmo Ferro e Bernadetta Alfieri di "Scicli Bene Comune", Rocco Verdirame e Salvatore Pellegrino di Pds-Mpa e Guglielmo Scimonello del Megafono, a porre, con carattere d'urgenza, la questione in consiglio comunale aprendo di fatto un dibattito sull'opportunità o meno di realizzare uno stabilimento balneare in una zona che va tutelata dal punto di vista paesaggistico e naturalistico.
"E' assolutamente necessario che il civico consesso manifesti il proprio dissenso perchè si ritiene di essere in presenza di un disegno che riguarda un contesto ambientale di indubbia particolarrità - affermano i cinque consiglieri - l'istanza non riguarda un punto qualsiasi della costiera sciclitana ma un tratto particolarmente suggestivo, provvisto di unicità e bellezza unanimemente riconosciuti, persino legalmente dato che vi insiste un parco naturale; uno dei luoghi più integri e risparmiato da qualsiasi tipo di speculazione edilizia o di altro tipo. Pensiamo che occorra riflettere bene prima di consentire quello che potrebbe essere catalogato quale ennesimo irresponsabile, scellerato ed evitabilissimo stupro del paesaggio e del territorio". Ma cosa sarebbe accaduto per aprire il dibattito su questa nuova vicenda di utilizzo della fascia costiera sciclitana. La procedura avviata nelle settimane scorse è la stessa che interessò tre anni fa circa il lido di Micenci dove venne presentato un progetto per la realizzazione di uno stabilimento balneare con la richiesta di utilizzo di un'area di circa 2.000 metri quadrati. Allora l'intera comunità sciclitana si è ribellata al punto che ogni cosa cadde nel vuoto e dello stabilimento balneare non se ne è fatto nulla. Nel caso della spiaggia di Costa di Carro, un fazzoletto di arenile delimitato da due suggestive scogliere a poche decine di metri da Sampieri ed a poche centinaia di metri dall'ex fornace Penna il luogo della "mànnara" della fiction del commissario Montalbano, si chiede la concessione di un'area demaniale pari a 546,25 metri.
"Il Comune di Scicli non è dotato ancora di uno strumento di pianificazione e programmazione territoriale idoneo a garantire una gestione responsabile, sostenibile e coerente della propria fascia costiera - sottolineano ancora i cinque consiglieri - è opportuno che il consiglio impegni l'amministrazione a colmare una lacuna grave per un territorio che voglia far assegnazione sulle proprie potenzialità turistiche per dare una svolta al proprio futuro".
L'esecutivo del sindaco Franco Susino è già intervenuto inviando all'assessorato regionale Territorio ed ambiente, entro il termine ultimo del 28 marzo 2014, le osservazioni all'istanza di concessione dell'area di Costa di Carro. "Abbiamo formalizzato le osservazioni del nostro Comune alla localizzazione di uno stabilimento balneare sulla spiaggia di Costa di Carro - racconta l'assessore ai Lavori pubblici, Pino Savarino - nel piano adottato non c'è alcuna previsione in tal senso e quello che si chiede andrebbe in pieno contrasto con la tutela del territorio in cui siamo fortemente impegnati".
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