RAGUSA. Nuova delibera consiliare per la Tarsu 2013. Dopo la sospensiva decisa dal Tar per la delibera del 27 novembre scorso, in seguito al ricorso presentato dal Comitato contro la Tarsu con l'Ascom, i 5 stelle e i sodalizi, arriva una nuova delibera che di fatto abbatte di quasi un milione di euro la vecchia quota Tarsu 2013. Ma è stato un traguardo difficile da raggiungere incassato con i 9 voti favorevoli dell'opposizione, stavolta coesa, e le 7 astensioni dei consiglieri di Pozzallo Giovane e Psi. «Il confronto è stato duro - spiega il presidente del Consiglio, Floridia - ma si è andati nella direzione del rispetto dell'ordinanza del Tar e credo che i cittadini siano soddisfatti». Se si analizza il voto, a fare la differenza sarebbe stato proprio il voto favorevole del presidente, che ha consentito di scorporare dal ricalcolo Tarsu proprio 950 mila euro, con una aggravio minore sulle tasche dei cittadini. «Noi abbiamo dato seguito all'ordinanza del Tar - spiega il consigliere Francesco Ammatuna del Pd - si è trattato di un errore fatto a monte nella delibera di novembre».
Circa 750 mila euro di debito fuori bilancio come ha chiesto di fare il Tar e dunque da non aggregare al calcolo, e altri 235 mila euro di varie voci (spese legali, costi indiretti degli organi di amministrazione, controllo, vigilanza e contenzioso) non riconducibili al calcolo come spiegato dai sostenitori del ricorso. «È stato rispettato il volere della cittadinanza - ha commentato anche il presidente Ascom, Manenti -. Lo scoglio è stato superato con il voto contrario dei consiglieri Asta, Toscano Floridia, Duri, Zocco, Ruffino, Iozzia, Ammatuna e Azzarelli alla delibera della Giunta». Da parte dell'amministrazione è stato chiarito che si è tenuta la stessa linea presentata nel costituirsi in giudizio, ed alla fine si è preso atto della sentenza del Tar. Ora, in attesa che gli uffici ricalcolino le nuove bollette, resta un nuovo scoglio: prendere in considerazione un nuovo debito fuori bilancio preventivo 2013. Altri 950 mila euro tolti dalla Tarsu, che diventano quasi un nuovo milione di disavanzo.
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