VITTORIA. Un autobus di linea attraversa la linea ferrata e, pochi secondi dopo, sopraggiunge un treno merci: ancora una tragedia sfiorata, ieri mattina, a Vittoria, in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Il passaggio a livello è rimasto aperto e, solo per un caso, la vicenda si è conclusa senza vittime. L'episodio si è verificato intorno alle 9,40: l'autobus proveniva da Ragusa. Racconta tutto, sulla sua pagina Facebook, Irene Nicosia, titolare di una parafarmacia. Su quel pullman c'era anche il figlio. «L'autobus ha attraversato la ferrovia mentre sopraggiungeva, a velocità, un treno merci. Non voglio commentare, la notizia si commenta da sola. Su quell'autobus c'era mio figlio, se fosse successo l'irreparabile, nulla mi avrebbe impedito di operare determinate scelte. Prima che altri cittadini siano costretti a subire situazioni dolorose, chiedo che l'amministrazione comunale di Vittoria si attivi per tutelare la salute di quei concittadini che, disgraziatamente, sono costretti a pagare le tasse per mantenere questa classe "dirigente"». Irene Nicosia si rivolgerà anche al Prefetto ed alla Procura. Un altro episodio pare si sia verificato qualche giorno fa, questa volta nel passaggio a livello di via Diaz. «Dicono che questa linea ferrata sia un ramo secco, che verrà dismessa. Non si può cominciare, però, dismettendo la vigilanza sui passaggi a livello. Si rischiano vite umane. E di episodi ne sono successi più d'uno». Due anni fa, protagonista della vicenda fu il sacerdote vittoriese don Giuseppe Chiaramida. Passò con la sua auto e il treno lo sfiorò. Anche quella volta le sbarre non si erano abbassate. Vittoria è circondata dalla ferrovia. Vi sono ben tre passaggi a livello: nessuno dei tre è stato immune da questi episodi. <QA0>