VITTORIA. La perimetrazione della «zona franca urbana» cambia: non più e non solo l'ampia fascia a est dell'abitato (che comprende la zona artigianale, la zona industriale, il mercato dei fiori ed il mercato ortofrutticolo), ma c'è un'ampia area a nord-est del centro abitato (in direzione di Pedalino e di contrada Salmè - Civello, dove si sta realizzando l'autoporto) che è inclusa nella «zona franca urbana». La novità, che potrebbe mutare le previsioni per alcune aziende, è venuta allo scoperto la settimana scorsa, quando l'esperto del sindaco, Angelo Fraschilla ed alcuni dirigenti dell'ufficio si sono recati a Roma per definire alcuni elementi della ZFU. Protesta Nello Dieli, di "Vittoria che cambia": «Sono dilettanti allo sbaraglio. Dopo l'errore cartografico dello schema di massima del Prg, un altro errore si registra nella perimetrazione della Zfu di Vittoria. A pochi giorni dalla visita del governatore Crocetta, si scopre che gli uffici tecnici comunali non hanno determinato correttamente le aree della Zfu. Sul sito del Ministero Sviluppo Economico, è visibile che le aree interessate dai benefici della ZFU sono di gran lunga superiori rispetto a quelle individuate sullo schema di massima A.1. Non si tratta di pochi ettari bensì, di quasi tutto il territorio a nord-est di Vittoria (a confine con Comiso e Acate), in cui hanno sede non poche aziende locali fra cui l'autoporto. Perché l'Ufficio sta facendo annotare ancora ulteriori errori grossolani? Cosa sta succedendo? Sappiamo che i fondi disponibili per le agevolazioni della ZFU sono stati già fissati, pertanto, meno imprese presentano domanda, più fondi saranno a disposizione dei partecipanti. È questo il sospetto che si fa strada in città! Con la nuova perimetrazione, tante altre aziende potranno usufruire delle agevolazioni. I termini di presentazione delle domande sono perentori, pertanto, è necessario che si corregga subito l'errore».
Risponde Angelo Fraschilla. «È vero, la perimetrazione della "zona franca urbana" è più ampia. Il Ministero ha operato in difformità rispetto ai progetti partiti dai Comuni. Pare che la delibera Cipe, approvata di recente, abbia utilizzato le zone del censimento 2001 anziché quelle del 2011. Ci sono delle difformità, per noi e per altri. Per noi, per fortuna, si tratta di ampliare. Per altri Comuni, invece, si restringono le aree e questo diventa un problema. Nella zona che ora verrà inclusa, però, non ci sono molti insediamenti produttivi, è prevalentemente agricola. In ogni caso, gli uffici stanno completando le nuove delimitazioni e si informerà adeguatamente la città. Si costituirà un ufficio ad hoc che darà tutte le indicazioni. Le istanze si presentano fino al 23 maggio, quindi i tempi sono comunque utili».
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