RAGUSA. Il Ministero ha autorizzato l'immissione in ruolo di 3.730 unità di personale ATA nelle scuole di tutto il territorio nazionale e le nomine in provincia di Ragusa saranno di 20 unità così ripartite: 9 Assistenti Amministrativi, 3 Assistenti Tecnici, 7 Collaboratori Scolastici, 1 Addetto alle Aziende Agrarie (6 in tutta Italia di cui 1 in provincia di Ragusa). Una notizia positiva soprattutto per quanto riguarda gli Assistenti Amministrativi ed Assistenti Tecnici che da anni non hanno avuto nessuna immissione in ruolo per il dramma di quei docenti inidonei che, non potendo essere più utilizzati per la loro principale funzione di educatori, il MIUR aveva "pensato" di far migrare nei ruoli del personale di segreteria. Il tutto rientra nel piano di assunzione triennale previsto dal Decreto Legge 104 del 12/09/2013 che prevede l'immissione in ruolo nel triennio a partire dall'anno scolastico 2013/2014, di ben 69.000 docenti (di cui 27.000 di sostegno) più 17.000 ATA. Per quanto riguarda il sostegno sono già state espletate le immissioni in ruolo che in Provincia di riguarderanno 25 precari. I posti sono stati così divisi: 4 per l'Infanzia, 8 per la Primaria, 5 per le scuole di primo grado e 8 per il secondo grado - la cui nomina, il Dirigente dell'ATP, ex Provveditorato di Ragusa, ha assicurato alle Organizzazioni Sindacali che avverrà nei prossimi giorni con decorrenza giuridica dall'1 settembre 2013. Con ATA e sostegno non si esauriscono i decreti di immissioni in ruolo perché si attendono ancora quelli riguardanti tutte le altre classi di concorso dall'Infanzia alla Scuola Secondaria di II Grado. «Finalmente - dichiara il Segretario Generale FLC CGIL Ragusa, Adriano Rizza - dopo oltre un anno di battaglie, si ottiene un risultato, che restituisce totalmente i posti spettanti ad amministrativi e tecnici, con retrodatazione giuridica al 2013. Il risultato è stato ottenuto anche grazie alle azioni stringenti che abbiamo intrapreso. Nessun profilo è stato escluso quest'anno dalle immissioni in ruolo e questo rende giustizia a tutto il personale ATA. Rimane - conclude Rizza - il nostro giudizio negativo, invece, sulla decorrenza economica che avevamo chiesto dal 2013/2014 e della decorrenza del periodo di prova dal contratto in essere, che il Ministero non ha voluto prendere in considerazione. La nostra azione si sposta ora sul versante degli organici per ottenere l'ampliamento e la stabilizzazione di tutte le quote dell'organico di fatto (circa 3000 posti) sull'organico di diritto. È la nostra battaglia per dare una maggiore stabilità alle scuole pubbliche e avere la garanzia del loro funzionamento».
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