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Scicli, presidi e proteste per una casa venduta all'asta

SCICLI. Presidio da oggi del  comitato contro le aste giudiziarie sulla strada provinciale  Scicli-Donnalucata, in difesa della casa di Melissa. La donna,  separata da qualche tempo, insieme all'ex marito aveva comprato  la casa nel 2001, contraendo un mutuo con un istituto di credito  che pensavano di saldare grazie alla loro attività commerciale.  La grave crisi economica, però, li ha costretti a chiudere  l'esercizio e nel frattempo anche il loro matrimonio è fallito.  Oggi Melissa lavora in modo occasionale riuscendo a stento a  mantenere i figli, entrambi minorenni ed in età scolare.  La  minore età dei figli non ha impedito la vendita all'asta  dell'immobile, prima ed unica casa, nonostante il debito ammonti  a poche migliaia di euro. Il nuovo proprietario ha fatto sapere  che intende entrare in possesso dell'immobile al più presto e  per il 20 marzo è programmato la sfratto esecutivo. Il presidio  dei componenti del comitato è finalizzato a far sì che Melissa  resti nella propria abitazione.   «Chiederemo un incontro con il prefetto di Ragusa - dice Angelo  Giacchi, componente del comitato - per salvare la casa di  Melissa ma anche per riproporre la questione relativa delle aste  giudiziarie che come ha dimostrato il 'caso Guarasciò a volte  sono frutto di anomalie e irregolarità».  

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