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Ragusa, servizi e contributi ai lavoratori agricoli

Integra le assenze per malattia, infortunio e maternità Sono quasi 27.000 i lavoratori che potrebbero beneficiarne

RAGUSA. Operativa dal primo marzo in provincia la Cassa extra Legem Agricoltura Ragusa: la Celar. L’ente bilaterale, presieduto da Giovanni Fracanzino, comprende sia le organizzazioni di categoria di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, ma anche le organizzazioni datoriali di Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Una delle tre esprimerà la presidenza dopo il biennio di Fracanzino. Una cassa che ha una capacità oggi di circa 600.000 euro, atteso che su due milioni e 700mila giornate lavorate l’anno, solo il 51% ha versato i soldi alla Celar. Il datore di lavoro, infatti, versa per ogni giornata lavorata 42 centesimi, mentre il lavoratore 6 centesimi. È una contribuzione obbligatoria, atteso che è disciplinata dal contratto collettivo di lavoro. In provincia di Ragusa sono quasi 27.000 i lavoratori in agricoltura a cui si aggiungono circa 10.000 da fuori provincia. Tutti i dati sono stati snocciolati ieri mattina in conferenza stampa dal presidente Fracanzino alla presenza di Salvatore Carpentieri della Flai-Cgil e di Concetta Di Gregorio della Uila-Uil. Erano presenti anche i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Giovanni Avola, Paolo Sanzaro e Giorgio Bandiera. La Celar in questa fase si farà carico dell’integrazione della carenza lavorativa e delle assenze per malattia, infortunio e maternità delle unità impegnate in agricoltura. «Anche perchè la necessità di integrare la carenza lavorativa è dettata dal fatto - ha detto Fracanzino - che l’Inps per malattia ed infortunio comincia a pagare dopo il quarto giorno. Per la carenza la cassa Celar contribuisce con 20 euro al giorno, mentre per mallatia, infortunio o maternità con 10 euro al giorno. Inoltre a seconda delle fasce occupazionali - ha aggiunto il presidente della Celar - il lavoratore ha diritto ad un numero di giornate di integrazione e precisamente per i cinquantunisti 10 giornate, per quelli che svolgono da 51 a 101 giornate 20 giornate di integrazione e 30 per chi svolge da 101 a 151 giornate». I 48 centesimi che l’azienda versa alla Celar servono a finanziare il fondo Fimi che si interessa di queste misure ed il fondo Cac che si occupa di sorveglianza sanitaria e formazione. La Celar è stata costituita nel 2010, ma la convenzione tra l’Inps provinciale e quella nazionale è stata stipulata nel 2011. «La cassa per i lavoratori in agricoltura è di una importanza fondamentale - ha aggiunto Fracanzino - adesso abbiamo la possibilità entro un anno di sensibilizzare il restante 50% delle aziende a versare i contributi, trascorso tale termine si possono attivare le procedure». Ieri mattina la Celar ha dato anche un’altra informazione utile per i lavoratori che dopo il primo aprile del 2012 abbiano avuto infortuni o malattia. Questi potranno entro 120 giorni, cioè entro il 30 giugno, presentare istanza per il riconoscimento delle integrazione delle giornate lavorate se hanno ricevuto dall’Inps l’indennità di malattia o infortunio. Un impegno massimo da parte di tutti gli esponenti il comitato di gestione dell’ente bilaterale considerato che nessuno percepisce il gettone di presenza. Il pagamento del contributo da parte delle aziende di tutte le giornate lavorate farebbe diventare la Celar con una disponibilità di oltre un milione e 200mila euro annui».

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