RAGUSA. Un tempio crematorio all’interno del cimitero di Ragusa Ibla. Una spazio attrezzato con una struttura all’avanguardia su una superficie complessiva di 1800 metri quadrati incluse le aree esterne adibite a parcheggio per un impegno di spesa di 2 milioni e trecento mila euro. Il tempio, la cui ampiezza è di 500 metri quadrati, sorgerà nella nuova ala del cimitero in fase di ampliamento. L’incarico per la progettazione è stato affidato ai tecnici comunali, l'ingegnere Giorgio Pluchino e il geometra Emanuele Russo. «Si tratta di una struttura che ci consentirà di risolvere per i prossimi 50 anni l’annoso problema degli spazi adibiti a loculi cimiteriali - assicura il vice sindaco Massimo Iannucci -; le richieste per la cremazione sono aumentate in maniera esponenziale negli ultimi anni. La legislazione vigente consente, tra l’altro, il trasporto dell’urna con le ceneri in uno spazio privato anche all'interno della propria abitazione». Sull'ampliamento del cimitero il vice sindaco aggiunge. «Il cimitero di Ragusa centro è oramai saturo. Stiamo lavorando per l'ampliamento in un'area adiacente, nel cimitero di Ibla, e l'allargamento su una superficie collegata nel cimitero della frazione balneare di Marina di Ragusa».
In provincia di Ragusa è attiva da undici anni la Socrem, società di cremazione. Oggi conta oltre cento iscritti, ma i contatti e le richieste di informazioni sono in aumento. Cresce, dunque, la volontà di scegliere una soluzione alternativa all'inumazione, che risolverebbe anche il costante problema della carenza di spazi nei cimiteri. Rimane, però, il problema del trasporto fino alla struttura più vicina. C'è quella di Palermo, che però spesso è chiusa per problemi tecnici. Si è costretti ad arrivare fino a Bari o a Salerno, anche se a Messina è ormai operativo un nuovo forno. A Ragusa le richieste di realizzazione di un forno crematorio sono state numerose negli anni, ma senza esito. Adesso si attende solo l’avvio dei lavori e la consegna del tempio crematorio.
M. DG. - DA. BO.
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