MODICA. Dedicata alle arringhe di un nutrito numero di avvocati difensori la lunghissima udienza di ieri nel processo contro i 106 dipendenti del Comune di Modica accusati di assenteismo. Il processo si celebra davanti al Gup di Ragusa, Andrea Reale. Il magistrato ha iniziato ex novo il processo che aveva fatto registrare numerose udienza davanti al Gup del soppresso Tribunale di Modica, Maria Rabini. A chiedere il proscioglimento dei loro assistiti sono stati gli avvocati Ignazio Galfo, Enrico Schembari, Enrico Platania, Vincenzo Iozzia, Fabio Borrometi, Ivan Petriglieri, Giuseppe Nigro e Michele D’Urso. Le ipotesi di reato sono la truffa aggravata e falso ideologico. Le indagini sfociarono nel blitz antiassenteismo eseguito da polizia e guardia di finanza nel maggio 2010. A fronte di 68 impiegati che sarebbero dovuti in quel momento essere presenti negli uffici comunali, stando alla rilevazione dei tabulati delle presenze, solo 43 dipendenti furono identificati e trovati sul posto di lavoro. Alcuni di questi impiegati furono trovati in possesso di dieci tesserini elettronici regolarmente timbrati, appartenenti a colleghi non presenti in quel momento nella sede. In origine gli indagati erano 123, ma per 17 dipendenti comunali la procura ha proposto l’archiviazione al gip, alla luce della loro responsabilità marginale. Si tornerà in aula il 25. Il collegio difensivo comprende anche gli avvocati Giovanni Grasso del foro di Catania, Salvo Maltese, Salvatore Poidomani, Paola Brullo, Martino Modica, Piero Sabellini e Robin Giannone. SM
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