POZZALLO. È scontro tra l'Ascom cittadina e Municipio sulla Villa comunale. Chiusa da tempo, la struttura resta «interdetta ai visitatori» dopo l'ordinanza firmata dal primo cittadino lo scorso 3 gennaio. «Ancora oggi non comprendiamo la ragione per cui il sindaco abbia disposto la chiusura di uno dei luoghi simbolo della città, decisione presa, così come è stato spiegato, per evitare pericoli per la pubblica incolumità derivanti dallo stato di abbandono, incuria e degrado dell'intera struttura» ha scritto così l'Ascom locale chiedendo chiarimenti. E così dito puntato contro «pavimentazione a pezzi, erbacce (alte anche mezzo metro), fanghiglia e rifiuti nascosti tra le piante» per il presidente cittadino dell'Ascom, Gianluca Manenti. «Stiamo facendo i conti con una villa in piena agonia - continua Manenti - nonostante in campagna elettorale proprio il sindaco Luigi Ammatuna avesse puntato sul rilancio dello spazio verde. Senza fondi, però, e dopo avere rescisso il contratto con la ditta che ha avuto in gestione quest'area per diversi anni, il sindaco ha deciso di chiudere la struttura. La città dovrà privarsi di uno dei luoghi più visitati. L'Amministrazione si attivi per il ripristino celere dello stato originario dei luoghi». Ma la replica da Palazzo di Città non è tardata ad arrivare. Dopo tanto tempo, e dopo la forte sollecitazione viene ora comunicato, anche dopo vario tempo dagli accordi presi, che presto si provvederà alla sistemazione della struttura. «Il primo cittadino, nelle scorse settimane, insieme al vice sindaco Francesco Gugliotta e all'avvocato Enzo Rizza, ha incontrato l'avvocato della ditta che ha in gestione la struttura pubblica. Le controparti - spiegano da Palazzo di Città - hanno stabilito che l'Amministrazione potrà avere la facoltà di ripulire la villa, restituendole lo stato di decoro che merita. Per questo motivo è stato approntato un cronoprogramma che prevede, nelle prossime settimane, la sistemazione del polmone verde con la relativa messa in sicurezza». Ed ora non resta che aspettare.
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