VITTORIA. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha inviato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari a trentasei automobilisti residenti a Vittoria per una presunta truffa ai danni di una assicurazione on line che ha sede a Milano. Gli indagati - secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero Marcello Musso della Procura di Milano avrebbero commessi i reati di falsità in scrittura privata e fraudolento danneggiamento dei beni assicurati. Secondo l’accusa avrebbero conseguito un vantaggio patrimoniale derivante da un contratto di assicurazione, falsificando la documentazione richiesta per pagare un premio assicurativo inferiore. Nutrito il collegio dei legali. L’avvocato Valerio Palumbo in rappresentanza dello studio dell’avvocato Santino Garufi che ne rappresenta sette, è stato a Milano per chiedere l’audizione degli indagati. In molti casi gli «sconti» erano di oltre mille euro all’anno, per una Lancia Lybra l’automobilista ha pagato un premio pari a 558 euro mentre secondo l’Assicurazione avrebbe dovuto versare tremila euro, stesso discorso per una Bmw 530 D. L’automibilista ha versato 635 euro mentre secondo l’accusa doveva pagare un premio di tremila euro. Il primo caso si è registrato il 23 novembre, gli altri 35 nel 2013. Tutti gli indagati si sono detti estranei ai fatti. Avrebbero pagato le polizze tramite un broker che, secondo i clienti, avrebbe, poi, versato le somme alla compagnia assicurativa. La scrittura privata falsa è punita con la reclusione da sei mesi a tre anni mentre chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni. SM