RAGUSA. Dal garage alla chiesa. Un cammino iniziato cinquant'anni fa e che ieri ha vissuto una tappa storica. È stata posta la prima pietra per la costruzione della chiesa San Pio X, in viale Europa, a fianco del liceo scientifico e dell'Istituto tecnico "Fabio Besta". Una chiesa che sorgerà in un terreno che il Comune diede prima in diritto di superficie e poi ha venduto ad un prezzo modesto, a testimonianza della volontà anche politica di dotare un grande quartiere della città di un luogo di aggregazione religiosa ed educativa. È stato il vescovo, Paolo Urso, a presiedere il rito affiancato dal parroco, don Mario Pavone. La pietra è stata posta nella verticale che corrisponde a dove sarà collocato l'altare. Una scelta dal forte valore simbolico, essendo l'altare, per i cristiani, il luogo centrale della celebrazione della messa. All'interno del grosso masso un tubo metallico con una pergamena che ricorda l'evento: «Oggi, domenica 9 marzo 2014, nel centenario della morte di San Pio X e nel cinquantesimo dell'Istituzione di questa parrocchia, sotto il Pontificato dell'amatissimo papa Francesco e sotto la presidenza del vescovo di Ragusa, monsignor Paolo Urso, alla presenza delle autorità civili e di una vasta rappresentanza di fedeli, ha avuto luogo la benedizione dell'area e la posa della prima pietra». È uno stralcio del documento inserito nelle fondamenta della chiesa che, come detto, sarà pronta in due anni al massimo. È toccato all'architetto Antonio Buscema, incaricato della Curia diocesana per l'edilizia religiosa, indicare alcuni importanti passaggi che hanno portato a questo momento. La cessione del terreno, il finanziamento della Conferenza episcopale italiana che dà il 75 per cento delle somme (quasi 2,2 milioni di euro, mentre il resto lo mettono parrocchia e diocesi). I lavori saranno eseguiti da una società consortile formata da tre imprese ragusane: Massari Giuseppe, Sosedil di Giuseppe Causarano e Firma Impianti di Giorgio Firrincieli. È stata una precisa scelta del vescovo quella di preferire ad un appalto che andasse solo ad una ditta, l'invito a più imprese a cooperare insieme. «Un modo - ha spiegato il presule - per dare delle risposte in questo tempo di crisi, per dare la possibilità a più persone di poter lavorare dando così il necessario alle proprie famiglie». La chiesa occuperà una superficie di 670 metri quadrati. Un campanile da 34 metri renderà l'opera imponente ed anche suggestiva. Tre i professionisti che hanno elaborato il progetto: gli architetti Salvatore Salerno e Ignazio Modica e l'ingegnere Rosario Tomasi. È stato l'architetto Modica ad illustrare alcuni dettagli tecnici nel corso della cerimonia di ieri mattina. Qualche anno fa era già stato realizzato il salone parrocchiale con un altro finanziamento della Cei per il 75 per cento. La parrocchia ha un altro sogno da realizzare: un grande Oratorio a fianco della costruenda chiesa, un luogo per aiutare i ragazzi ed i giovani a crescere in modo sano, in un ambiente educativo.