Ragusa

Lunedì 25 Novembre 2024

Modica, il sindaco chiarisce il mistero dei due milioni «scomparsi»

MODICA. È solo una questione di assetto contabile, legato alle dinamiche di ragioneria, quell'ammanco di 2 milioni e 200mila euro riscontrato nel "serbatoio" in cui sono stati depositati i soldi del Decreto legislativo 35 del 2013, quel "Salva Enti" che ha dato una boccata di ossigeno alle pubbliche amministrazioni per pagare i debiti con i fornitori di servizi e di beni e che a Modica ha fatto arrivare la somma di 40 milioni di euro. È stato il sindaco Ignazio Abbate, con al fianco l'intera squadra assessoriale, il responsabile del settore finanze Salvatore Roccasalva, ed alcuni consiglieri comunali di maggioranza, a spiegare ieri a palazzo San Domenico cosa è accaduto per far scendere da 9,2 milioni a 7,2 milioni i soldi nel conto; particolare finanziario importante che i revisori dei conti avevano sollevato nei giorni scorsi chiedendone spiegazione al responsabile dell'ufficio Finanze. Alla base ci sarebbe stato un «incidente contabile» legato al passaggio delle somme dal conto corrente legato alle spese ordinarie a quello vincolato nel cui deposito sono state trasferite le somme del decreto legge 35. L'assessore al Bilancio, Enzo Giannone, ha spiegato che «la prima tranche dei 20 milioni di euro, sui 40 complessivi concessi al Comune di Modica in applicazione del decreto legge 35 del 2013, sono stati introitati il 3 giugno dello scorso anno, quando questa Amministrazione non era in carica, in un conto corrente ordinario e non vincolato così come invece doveva essere fatto immediatamente nel passaggio delle somme - ha spiegato Giannone -, che intanto avevano subito delle decurtazioni essendo in un conto ordinario, si è verificata una discrasia contabile che nei fatti non ha reso chiaro il quadro contabile. Quindi a causa di una anomalia tecnica sono mancati all'appello i 2 milioni di euro sul cui utilizzo stiamo facendo gli opportuni accertamenti». La spinosa questione sarà comunque portata all'attenzione della Corte dei conti, di questo ha dato assicurazioni il sindaco Abbate: «Si è trattato di dinamiche finanziarie da un conto corrente ad un altro senza gli opportuni e doverosi controlli contabili - ha precisato -. Faccio rilevare, comunque, che grazie alle transazioni chiuse da questa Amministrazione abbiamo ricavato risparmi dai 40 milioni di euro concessi nella misura di 7 milioni di euro che andremo ad impiegare per pagare altri debiti secondo i canoni stabiliti dal decreto legge 35. Da quando ci siamo insediati il controllo contabile viene effettuato giorno dopo giorno. Martedì, intanto, avvierò gli incontri con le parti sociali sul bilancio di previsione 2014 che è nostro intendimento portare al più presto in Consiglio comunale». «Siamo orgogliosi di aver appreso dalla conferenza del sindaco Abbate che i 40 milioni di euro sono arrivati al Comune grazie alla vecchia amministrazione comunale - ha fatto sapere l'ex assessore della giunta Buscema, Giuseppe Sammito -. Lo siamo ancor di più per il fatto che quest'anticipazione di liquidità sia stata finora impiegata esclusivamente per lo scopo a cui era destinata ovvero a beneficio della cittadinanza tutta».

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