SCICLI. Quel parere legale atteso da un mese alla fine è arrivato. E dice no alla transazione con il Comune di Modica che avrebbe dovuto fare arrivare a Scicli la somma di 2 milioni di euro entro il 28 febbraio, appena trascorso, e 787mila euro ogni 30 marzo a partire dal 2015 fino al 2019 per completare la cifra di 6 milioni di euro.
Sempre in alto mare, quindi, la vicenda legata alla transazione che l'Amministrazione Abbate ha concordato nell'incontro del 30 gennaio scorso definendo di fatto il piano di rientro del debito che la città della Contea ha maturato per il conferimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica di San Biagio dal 2002 al 2005.
Un piano che l'ex maggioranza Udc, Territorio, Patto per Scicli, Liberi e Concreti ed ex PdL ha definito "penalizzante ed in danno per l'ente sciclitano e per l'intera comunità" visto che fra sorte capitale ed interessi avrebbe dovuto arrivare a Scicli la somma di quasi 10 milioni di euro.
«Il Comune non può rinunciare almeno agli interessi al tasso legale, tempo per tempo vigente fino alla data di pagamento della prima rata della sorte in conto capitale, è quanto detto con il parere legale - raccontano le forze politiche dell'ex maggioranza - come dire che l'Amministrazione e la sua nuova maggioranza, ammesso che Modica paghi in questi giorni la prima rata, devono recuperare da Modica almeno 8 milioni di euro. Insomma qualunque altra somma inferiore agli 8 milioni comporterebbe un danno per l'ente sciclitano».
Ma la questione và risolta o ancora portata per le lunghe, si chiedono in molti? «A tutela degli interessi collettivi e diffusi della città siamo favorevoli ad una definizione transattiva secondo i principi di economicità, efficienza ed efficacia all'azione amministrativa da un lato assicurando legalità e trasparenza dall'altro - spiegano ancora le forze politiche che hanno sostenuto il sindaco Franco Susino fin quasi alla fine dello scorso mese di gennaio - tale risultato è raggiungibile con il versamento in un'unica soluzione della somma come individuata dall'Ufficio legale comunale. Solo così potremo seriamente mettere la parola fine su un fascicolo già da troppo tempo tenuto sui tavoli del Comune. Quello del 30 gennaio scorso è un accordo transattivo da rivedere».
Nei giorni scorsi il neo assessore al bilancio della giunta Susino, Gianni Trovato, aveva sottolineato come "ulteriori procrastinamenti e dilazioni avrebbero ritardato il risanamento finanziario dei due enti".