COMISO. La legge c'è. Ora bisogna lavorare per produrre risultati. Il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, e la sua giunta, incassano il risultato del decreto del governo nazionale, pubblicato giovedì scorso sulla Gazzetta Ufficiale, che sancisce la possibilità, per i comuni in dissesto con più di 20.000 abitanti, di riequilibrare i bilanci nell'arco di un triennio. Comiso è tra questi. Il decreto legge, definito "Salva Comiso", recepisce il contenuto dell'emendamento che era stato elaborato dalla senatrice Venerina Padua. Per la Padua, il coronamento di un lavoro di mesi. «Non appena il decreto legge sarà approvato dal Parlamento, non ci saranno più dubbi rispetto all'adozione di un percorso che, già prefigurato nei mesi scorsi, si era rivelato tormentato e accidentato per i continui imprevisti registratisi in aula. Per fortuna, adesso, la strada imboccata sembra essere quella definitiva (usiamo il condizionale perché dopo quello che è accaduto in questi ultimi due mesi non ci meravigliamo più di alcunché) per assicurare ai "Comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti, il cui riequilibrio finanziario sia condizionato da significative misure di riduzione dei costi e razionalizzazione delle società partecipate, di raggiungere l'equilibrio entro tre anni compreso l'anno in cui è stato deliberato il dissesto».
E a Comiso la giunta, nel frattempo, accelera i tempi. «Stiamo già definendo il consuntivo del 2013 - spiega il sindaco Filippo Spataro - lo approveremo al più presto e manderemo il bilancio riequilibrato di tre annualità 2011, 2012 e 2013, al ministero. Chiederemo che sia esaminato al più presto in modo da dare una soluzione ai problemi finanziari dell'ente e di dare una svolta rispetto a questa fase difficilissima. Da questo momento, potremo poi operare con maggiore serenità e la fase successiva, in cui il risanamento dovrà proseguire, avrà comunque un percorso già tracciato».
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