VITTORIA. Una cerimonia sobria, ma sentita. La città di Vittoria ringrazia Antonino Terranova e Gianmarco Di Raimondo: sono i due agenti della Polizia di Stato che, il 14 maggio dello scorso anno, rimasero ustionati per cercare di salvare dalle fiamme il muratore Antonio Guarascio, che si era dato fuoco di fronte all'ufficiale giudiziario venuto a prendere possesso della sua casa, che era stata venduta all'asta. «Il lavoro delle forze dell'ordine non è solo contrasto alla criminalità - ha detto il sindaco Giuseppe Nicosia - nel compimento del loro lavoro quotidiano, due poliziotti hanno avuto un grande gesto di eroismo». «La cittadinanza onoraria è la ratifica del "grazie" di tutta la comunità» ha aggiunto il presidente del consiglio comunale, Salvatore Di Falco. Il Prefetto, Annunziato Vardè, ha ricordato quei giorni e l'emozione di quei tragici momenti per la vita della comunità. «Sono emozionato - ha detto - e certo che il loro sacrificio e quello di Guarascio non sono stati vani. Le vicende giudiziarie di questi giorni dimostrano che lo Stato c'è ed è presente, e fornisce risposte ai cittadini». Il Questore, Giuseppe Gammino, ha ricordato due episodi. «Pochi sanno che quando si trattava di salire sul primo elicottero in partenza per Catania, Terranova ha voluto che, per primo, salisse Guarascio. Nel reparto di Rianimazione, dietro quel grande vetro, ricordo il suo volto sempre sereno. E la sua domanda: "Come sta il signor Guarascio?" Oggi, l'assistente Di Raimondo presta servizio a Ragusa, l'assistente capo Terranova è stato trasferito a Modica. Ma porta ancora sul volto e sul collo le tracce evidenti delle gravi ustioni». Alla cerimonia hanno partecipato vari rappresentanti di associazioni cittadine. Non era presente la famiglia Guarascio. F.C.