VITTORIA. Sono stati consegnati, a Vittoria, i lavori per la messa in sicurezza del lungomare di Scoglitti. Gli operai della ditta "Simmersion Diving Works", che si è aggiudicata i lavori appaltati dalla Protezione civile di Ragusa, hanno 60 giorni di tempo per completare i lavori. Previsto il rifacimento della strada e la sistemazione della cosidetta "mantellata", cioè dei massi frangiflutti che dovrebbero proteggere la costa ed evitare che le acque del mare invadano e danneggino la sede stradale. I lavori inizieranno domani. «Accogliamo con entusiasmo l'inizio di tali lavori, ma sono convinto che i finanziamenti regionali di 70.000 euro destinati dalla Protezione civile non basteranno per il completamento dei due tratti di lungomare in questione. Mi appello al Governo regionale e agli uffici preposti: spero che i nostri concittadini non subiscano l'umiliazione di dover trascorrere un'altra stagione estiva con un lungomare dissestato».
Sulla vicenda interviene anche l'ex consigliere comunale, Nello Dieli, di Patto per Vittoria. «Che fine ha fatto il finanziamento di 1,6 milioni di euro messo a disposizione, nel 2010, dal Ministero dell'Ambiente e dal Ministero dell'Economia, per la messa in sicurezza della costa ragusana. La burocrazia ha bloccato tutto, ma i nostri amministratori devono dirci come stanno le cose. Nel tratto di Scicli, infatti, a Bruca, Spinasanta ed Arizza, i lavori sono già quasi conclusi. Eppure si tratta dello stesso finanziamento».
L'assessore ai Lavori, Angelo Dezio, risponde: «Il progettista dell'opera, ingegnere Mallandrino, ci ha chiesto dei documenti e delle analisi. Gli uffici li hanno forniti, ma pare servano ulteriori approfondimenti. Stiamo però seguendo e monitorando la situazione e chiedendo che si evitino ulteriori indugi». Il sindaco, Giuseppe Nicosia, aggiunge. «Attendiamo da mesi che la situazione si sblocchi. Dieli fa bene a sollecitare, ma sappia che l'amministrazione sta facendo il possibile per sbloccare questo progetto. Con quel finanziamento e la realizzazione dei pannelli a mare, potremmo risolvere il problema dell'erosione».