VITTORIA. È stata posta a sequestro l’abitazione di Giovanni Guarascio, il vittoriese che nel maggio del 2013 si era dato fuoco nel tentativo di opporsi all’esecuzione della procedura di immissione in possesso della sua casa all’aggiudicatario, Orazio Sciagura, nonostante i tentativi di mediazione dei rispettivi avvocati. A seguito delle indagini svolte dalle Fiamme Gialle di Ragusa in merito alle dinamiche relative all’aggiudicazione dell’immobile del Guarascio, il Procuratore Carmelo Petralia ha emesso il sequestro preventivo alla luce di numerosissime anomalie nella procedura svolta dal professionista delegato dal Giudice per l’esecuzione ai fini dell’aggiudicazione dell’immobile. Il Guarascio colto dalla disperazione si diede a fuoco cospargendosi di liquido infiammabile, morendo dopo una settimana al Cannizzaro di Catania per le gravi ustioni riportate. A seguito di tale vicenda, la Procura di Ragusa instaurò un procedimento penale per indagare sui gravi fatti e sulla regolarità della procedura esecutiva che portò poi all’aggiudicazione dell’asta da parte dello Sciagura. L’esito delle indagini condotte dalla Finanza e riferite al magistrato in una corposa informativa di reato a carico di 3 soggetti iscritti nel registro degli indagati per diverse ipotesi di reato (turbata libertà degli incanti, estorsione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici in concorso), hanno indotto l’autorità inquirente ad emettere il provvedimento di sequestro preventivo dell’immobile ancora nella disponibilità materiale dei familiari del Guarascio. La stessa autorità giudiziaria ha disposto l’affidamento in custodia con facoltà d’uso dell’immobile alla moglie. Sono in corso ulteriori indagini.
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