POZZALLO. Al porto di Pozzallo, finestra dell’Europa sul Mediterraneo, dopo gli ingenti sequestri di sostanze stupefacenti destinati a Malta, si tentava di fare sdoganare illegalmente tre auto di grossa cilindrata, del valore di 400 mila euro, risultate sottratte alla ditta proprietaria in Germania. Sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Ragusa, coordinati dal vice questore Gaetano Di Mauro e gli uomini dell’Ufficio delle Dogane di Siracusa, diretto da Salvo Trentino, a bloccare prima della partenza una Lamborghini Gallardo, una Jaguar XKRS coupè ed una Porsche 911 GT3.
I fatti si sono registrati nel corso dei controlli congiunti finalizzati a verificare le posizioni amministrative dei mezzi in partenza ed in arrivo da Malta. Alle 9 di mercoledì, nell’area di imbarco del porto di Pozzallo. Alla guida dei tre mezzi c’erano un catanese e due napoletani. All’atto del controllo presso la Banca Dati interforze veniva accertato che a carico dei veicoli vi erano dei provvedimenti di ricerca e sequestro in tutta l’area Schengen in quanto era stata inoltrata, attraverso rogatoria internazionale, una querela per appropriazione indebita/truffa, nei confronti di ignoti, da parte della legittima proprietaria dei tre veicoli, una società tedesca. Gli agenti pertanto prendevano contatti con i referenti di Sirene, ufficio di coordinamento con Europol, i quali provvedevano ad inviare gli atti richiesti, già formalizzati presso le autorità tedesche. A seguito di ciò venivano effettuati i sequestri dei tre veicoli ed indagati i conducenti con invio degli atti alla Procura di Ragusa per la successiva convalida. Il valore commerciale dei veicoli - come detto - si aggira su circa 400.000 euro.
Appena dieci giorni al porto sono stati messi a segno, in rapida successione, due arresti per detenzione di ingenti quantitativi di droga leggera destinati a Malta. Gli uomini della guardia di finanza, in borghese, hanno fermato un ivoriano di 24 anni Drissa Coulibaly, 24 anni mentre stava facendo il biglietto per imbarcarsi. Controllato il borsone, sono stati trovati ben 3 chili e 400 grammi di stupefacente, già incellophanato e sotto vuoto, per tentare di ridurre il pungente odore e tentare di passare inosservato ai controlli delle Fiamme gialle, con le unità cinofile, e alle ispezioni doganali. Due giorni prima era stato ammanettato, sempre al porto, un nigeriano di 30 anni Innocent Imoni, nato in Nigeria, il quale nascondeva quasi 2,300 chilogrammi di marijuana in due involucri, riposti nel doppio fondo del proprio bagaglio.