DONNALUCATA. Movimenti culturali e cittadini comuni in allerta per capire cosa sta accadendo nella spiaggia di ponente a Donnalucata e quali saranno le conseguenze del prelievo forzato di sabbia dall'arenile. Sabbia che viene trasferita sull'altro versante del litorale, nella parte a levante della borgata sciclitana sul litorale fra Spinasanta ed Arizza dove si stanno realizzando 17 pennelli frangiflutto destinati a fermare l'erosione del mare finanziati dal Ministero dell'ambiente e del mare.
Quello di questi giorni è il secondo atto di un'azione che a metà dello scorso mese di gennaio avrebbe già portato ad un primo prelievo di sabbia dall'area adiacente il porticciolo donnalucatese per trasferirla sempre nel tratto di costa indicata nel progetto di rinascimento con nuovi frangiflutti che dovranno salvaguardare il tratto di costa tra i lidi di Bruca, Arizza e Spinasanta, uno dei maggiormente esposti all'azione erosiva dei marosi destinato, se non si interviene con opere artificiali di salvaguardia, ad essere inghiottito.
Parecchi gli interrogativi che si pongono i donnalucatesi. Uno fra tutti in particolare: si può intervenire su un bene demaniale quale è la spiaggia prelevando la sabbia che in essa è depositata? Dal Comune di Scicli nel mese di giugno dello scorso anno era stata emanata un'ordinanza sindacale con la quale viene posto il divieto temporaneo di accesso al tratto di spiaggia antistante lo specchio d'acqua sito ad ovest del porticciolo di Donnalucata: qui su un'area di 2.000 metri quadrati doveva essere prelevata la sabbia da destinare alle opere di rinascimento del litorale fra Spinasanta, Arizza e Bruca. Intervento che si sta eseguendo.
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