COMISO. Arriva il saldo della Tares. E per molti cittadini di Comiso si tratta di una vera e propria "batosta". Oberati di tasse, tanti hanno pagato a fine anno cifre consistenti. La nuova tassa (una tranche a saldo dopo l'anticipo di dicembre) rischia di dare il colpo finale alle famiglie ed all'economia locale. Tanto più che - si è appreso - in alcuni casi ci sono degli errori di calcolo e le somme devono essere riconteggiate.
Il presidente Ascom, Salvatore Digiacomo, si fa portavoce del disagio dei commercianti. "chiediamo una tregua- afferma - le piccole imprese e le famiglie non hanno più soldi. Siamo tutti dissanguati. La situazione rischia di sfuggire di mano. Già a fine dicembre erano arrivate le altre bollette Tares, dopo che era stata pagata la Tarsu, per consentire l'ulteriore adeguamento con le somme introitate dallo Stato. Ora arriva il saldo Tares, con termine al 31 gennaio (già scaduta) e la seconda con scadenza al 28 febbraio. Qui non è che non si vuole pagare, ma sinceramente non si può. Non ci sono soldi. Tutti sono indebitati sino allo stremo e ulteriori esborsi determinerebbero una strozzatura disastrosa. Chiediamo, dunque, all'amministrazione comunale un tavolo per determinare se e quali vie d'uscita ci sono. Se è possibile pensare ad una proroga, se è percorribile la strada di una ulteriore rateizzazione. Altrimenti si rischia lo sconquasso".
Dal comune fanno sapere che si potrà pagare la prima rata il giorno dopo averla ricevuta e la seconda rata entro il 28 febbraio. Inoltre ci sarebbero errori nella compilazione degli avvisi. Pare dovuti al software. Il vicesindaco Gaetano Gagliospiega: "Stiamo cercando di risolverli con il tecnico e, se riusciamo, invieremo a casa i nuovi avvisi. Invito però i cittadini a verificare eventuali anomalie negli uffici del comune".
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