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La contesa legale per le strisce blu, il giudice dà ragione al Comune di Ragusa

RAGUSA. La cooperativa «Aurora», che gestiva il servizio di sosta a pagamento, le cosiddette strisce blu, in città fino a qualche anno fa, dovrà pagare al Comune 56.465,81 euro oltre interessi legali, e 7.450 euro per le spese legali. Lo ha deciso il giudice unico del Tribunale di Ragusa Salvatore Barracca. Era stato il Comune, nel dicembre del 2010, a chiedere che la cooperativa pagasse la somma di 56.751,26 euro, oltre interessi, "quale debito accumulato sino al 31 dicembre 2008, data di cessazione del servizio, per mancato versamento del canone annuo". La richiesta era relativa anche ad "addebiti vari per mancato rispetto di clausole contrattuali, mancata rendicontazione di taluni pretesi crediti e mancato recupero sanzioni, in relazione al contratto stipulato il 26 maggio 2005". Questo quanto "ricostruisce" il giudice nella sentenza emessa qualche giorno fa. Il magistrato ha stabilito che la cooperativa "non ha diritto ad alcun compenso (nella fattispecie 10mila euro complessivi) per i numerosissimi verbali di accertamento di contravvenzioni al codice della strada consegnati al Comando dei Vigili urbani dopo la scadenza del termine previsto... nulla spetta (e si tratta di parecchie migliaia di euro) neanche per i verbali di infrazione elevati da personale alle sue dipendenze privo però della qualifica di ausiliare del traffico". Il giudice rileva che "è irrilevante obiettare che, nonostante il corso fosse stato effettuato a maggio (2006), la determina sindacale con l'attribuzione ai corsisti della qualifica in questione era stata emessa solo il 28 agosto 2006, stante che, come giustamente osservato dalla difesa del Comune, ai sensi dell'articolo 9 del capitolato non bastava a tal fine la frequenza del corso, ma occorreva anche superare un esame di idoneità e avere il possesso di alcuni requisiti il cui accertamento richiedeva del tempo". Stessa cosa, sentenzia ancora il giudice, "dicasi per i verbali annullati da prefetto e dall'autorità giudiziaria, o in autotutela dal Comune stesso, per un valore complessivo di migliaia di euro, a causa dell'illegittimità dovuta alla colpa degli accertatori (addebito questo mai contestato dalla concessionaria)". La comunicazione è stata già data al responsabile dell'ufficio legale del Comune, l'avvocato Sergio Boncoraglio. (*dabo*) Davide Bocchieri

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