SCICLI. Lavori abusivi che modificano il deflusso delle acque del torrente Modica-Scicli. L'ufficio del Genio Civile di Ragusa corre ai ripari firmando, la scorsa settimana, un'ordinanza con la quale viene disposto il ripristino dello stato dei luoghi per mettere in sicurezza il letto torrentizio a valle del ponte dell'ospedale Busacca, in particolare in contrada "Lodderi". Proprio in questo tratto di torrente i proprietari dei piccoli fondi, che insistono nelle aree delle fasce laterali del "Modica-Scicli", hanno realizzato delle stradelle che di fatto hanno cambiato il corso delle acque. Un danno ambientale di non poco conto, soprattutto nei periodi di pioggia quando il torrente si ingrossa e le acque tracimano sui terreni adiacenti. I tecnici del Genio Civile sono intervenuti dopo alcuni sopralluoghi durante i quali è stata constatata l'avvenuta realizzazione di lavori consistenti in un reticolo di stradelle all'interno del corso di acqua: lavori abusivi visto che, nello specifico, è necessaria l'autorizzazione da parte del Genio Civile. Ufficio che ha già provveduto nelle sue ricerche di archivio e che ha riscontrato come per nessuna delle strade che compongono il reticolo ben più ampio è stata avanzata richiesta di autorizzazione.
Le stradelle ricavate dai proprietari dei terreni sull'alveo del torrente, in occasione di abbondanti piogge, vengono invase dall'acqua ed in taluni casi lasciano pedoni ed automobilisti aldilà della sponda del corso d'acqua rendendone impossibile l'attraversamento.
L'ordinanza dell'ingegnere capo del Genio Civile, Maurizio Decaro, prevede l'interdizione a qualsiasi tipo di transito sia pedonale che veicolare di queste fino a quando non verranno ripristinati i luoghi da parte degli esecutori che abusivamente hanno realizzato le opere. La pericolosità del torrente Modica-Scicli da tempo è risaputa. Protagonista di grandi piene, soprattutto nei giorni di pioggia intensa, il corso d'acqua, negli anni, ha subito una forte violenza da parte dell'uomo con la creazione di una serie di stradine, in taluni casi quasi a carattere privato, che hanno modificato anche il normale deflusso delle acque. Ed in questi giorni, nell'isola, gravi fatti di cronaca hanno portato alla ribalta la pericolosità dei corsi d'acqua i cui alvei, molte volte, sono sfruttati come strade interpoderali, naturalmente abusive.