RAGUSA. Inversione di tendenza nella tutela del paesaggio. E' Legambiente a segnalare "due novità positive" in merito all'applicazione delle norme del piano paesistico. "La prima - spiega l'associazione ambientalista - riguarda la Soprintendenza che, sotto la gestione del dirigente Rosalba Panvini, contrariamente a come avveniva nel passato, ha cominciato ad applicare puntualmente l'articolo 42 del piano il quale prevede che le costruzioni in zona agricola devono essere esclusivamente finalizzate alla conduzione agricola del fondo con preventiva asseverazione da parte dell'Ispettorato Agrario o altro ente preposto. Il fatto di dover evidenziare come positivo un dirigente pubblico che fa semplicemente e compiutamente il proprio dovere - spiega Legambiente - è una spia del livello a cui è giunta la nostra pubblica amministrazione ma, data la situazione precedente in Soprintendenza, non si può non sottolineare questo cambio di passo". Gli stessi ambientalisti ricordano le divergenze con la Panvini, per "la sua troppo affrettata accondiscendenza a trasformare un bene culturale quale Palazzo Mormino a Donnalucata in caserma". E tuttavia in questo caso, danno riconoscimento "al suo impegno per il rispetto del Piano paesistico". Poi spiegano: "La seconda notizia degna di nota riguarda il Comune di Ragusa, ed in particolare l'assessore all'urbanistica Giuseppe Di Martino, che ha chiesto alla Soprintendenza di Ragusa di rivedere tutte le autorizzazioni paesaggistiche in contrasto con l'articolo 42. rilasciate in passato dall'ex soprintendente Ferrara. Anche qui un segnale significativo di cambiamento rispetto al passato, nella direzione che ci aspettavamo da questa Amministrazione, in attesa di una forte accelerazione su riqualificazione energetica ed antisismica degli edifici, che ribadiamo sono tra l'altro l'unica alternativa per edilizia ed artigianato degni di questo nome e per un'evoluzione anche economica nel nostro comune". Erano queste le linee che da qualche anno suggerivano gli ambientalisti. Con numerosi rilievi, alcuni dei quali avvalorati anche da inchieste della Procura sulle costruzioni in zona agricola. "Finalmente, speriamo grazie alla collaborazione dell'attuale Soprintendente, a cui chiediamo di eliminare sollecitamente tutte le storture della precedente gestione, potranno essere modificati pareri paesaggistici - continua Legambiente - semplicemente allucinanti, quale quello rilasciato ad una banca straniera per la costruzione di una unità abitativa a supporto dell'uso agricolo del fondo. Ne abbiamo viste di cose strane nella più che ventennale attività di Legambiente a Ragusa, ma banche straniere che si trasformano in imprese agricole ancora no".