CHIARAMONTE GULFI. È morto nella notte mentre tentava di rubare dei cavi di rame. Si tratta di Marius Grosu, rumeno di 24 anni, residente a Roccazzo, frazione di Chiaramonte Gulfi. Incurante dell’umidità causata dalle abbondanti piogge di questi giorni, era andato insieme a quattro suoi connazionali a rubare i cavi dell’alta tensione nelle campagne tra Quaglio e Roccazzo. Dopo aver predisposto le scale in legno e un attrezzo che è dotato di una corda e viene utilizzato per mettere in corto circuito i cavi in modo da fare saltare la corrente, Grosu è rimasto vittima di una scarica che lo ha colpito nonostante le precauzioni: un palo in legno ed un attrezzo con una corda che di solito, se non è bagnata o umida, non conduce energia elettrica. Uno dei suoi connazionali ha tentato di rianimarlo per parecchi minuti sino a quando il resto dei complici ha rintracciato un altro rumeno, estraneo al furto, che si è portato sul posto con un’ auto per prelevarli e portarli al pronto soccorso. I 5 ladri, infatti, avevano raggiunto la campagna dove dovevano perpetrare il furto con un’auto condotta da uno di loro, che si era allontanato dal posto per non essere visto e che li avrebbe raggiunti a colpo concluso. Poiché però il complice, avvisato dell’incidente, non intendeva ritornare a prendere il ferito, i rumeni hanno deciso di rintracciare l'altra persona per poter portare Marius in ospedale. Il ferito è giunto al “Regina Margherita” dove i medici hanno tentato di rianimarlo, ma senza riuscirvi considerato a causa del tempo trascorso dal momento in cui era stato colpito dalla scarica elettrica, almeno 20 minuti. I quattro complici del morto, considerata la trascorsa flagranza, sono stati denunciati in stato di libertà per tentato furto aggravato in concorso. Il Magistrato di turno ha disposto l’ispezione cadaverica che è stata effettuata nella stessa mattinata di oggi nella sala mortuaria dell’ospedale di Comiso. L’esame confermava la morte di Grosu Marius per folgorazione.
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