MODICA. "Abbiamo consegnato alla città un piano di riequilibrio fondato su basi solide" commenta così il sindaco Ignazio Abbate l'approvazione del piano di riequilibrio del Comune di Modica, rimodulato in più parti, che dovrebbe, di fatto, allontanare ogni pericolo di dissesto. L'approvazione da parte del Consiglio comunale è arrivata dopo un susseguirsi di rinvii per mancanza di numero legale e dopo l'intervento di alcuni consiglieri di opposizione che hanno lamentato i ritardi consumati da settimane.
Venerdì sera la seduta cruciale; ci sono volute sei ore di dibattito per esitare il piano di riequilibrio. Dieci le misure correttive che caratterizzano il nuovo elaborato e vari punti che colmano le carenze del piano precedente.
"Siamo giunti finalmente a un piano che rispetta le esigenze della città e dell'amministrazione, grazie alla legge che ci ha consentito di poterlo rimodulare - spiega Abbate - basta elencare i numeri e le misure inserite per evidenziare il divario con il piano precedente e le lacune che conteneva. Il nuovo piano presenta misure indirizzate al ripianamento del disavanzo, misure sul personale, misure sulle entrate tributarie ed extratributarie". Il quadro approvato in Consiglio prevede un avanzo di amministrazione di circa 5 milioni di euro per il 2013 che riduce il disavanzo precedente. In aumento lo stanziamento per l'SpM che da 2 milioni e 250mila euro passa a 2milioni 800mila euro per l'anno 2014. Viene aumentato anche lo stanziamento di 250mila euro per il settore dei servizi sociali rispetto alle somme indicate nel piano precedente: dai 2 milioni e 600mila euro si passa a 2 milioni e 850 mila euro.
"Nel nuovo piano di riequilibrio sono contenute le misure per il potenziamento delle tecnologie informatiche rivolte alla progressiva riduzione della spese corrente per il funzionamento dell'ente - spiega il sindaco - nella lotta all'evasione ed alle entrate tributarie ci concentreremo sul contenimento della tassazione in discontinuità con gli altri comuni d'Italia. Sono stati anche inseriti dati certi con azioni rivolte principalmente al ripianamento dei debiti fuori bilancio e al ripianamento del disavanzo". Sulla questione è intervenuto il consigliere comunaleVito D'Antona secondo il quale "a dispetto delle affermazioni sulla normalità raggiunta dal Comune di Modica in merito alla situazione finanziaria, l'Amministrazione comunale ha dovuto prendere atto che il futuro finanziario del Comune dipende dall'approvazione definitiva del piano da parte del Ministero dell'Interno e della Corte dei Conti - dice D'Antona - dietro i dati numerici, che rivelano una forte criticità nella riscossione degli oltre 40 milioni di euro di tributi degli anni precedenti, ci si è trovati, improvvisamente, a soli due mesi dall'approvazione del bilancio di previsione a dovere ridurre di oltre tre milioni di euro la previsione dell'Imu per il 2013".