RAGUSA. La protesta si trasforma in "festa". Il bando per la gestione del canile sanitario del comune è andato deserto. "E' una conferma di quello che denunciavamo noi - spiega Michele D'Agati, coordinatore dell'Aida -. Si trattava di condizioni inaccettabili per l'Aida e per qualunque altra associazione animalista". Ieri pomeriggio, nonostante il maltempo, numerosi volontari ed amanti degli amici a quattro zampe si sono dati appuntamento dinanzi al Comune. L'obiettivo era quello di chiedere maggiore attenzione per i cani ed un impegno serio contro il randagismo.
A far scoppiare la protesta, la pubblicazione del bando per l'individuazione di un'associazione di volontariato animalista che si occupasse della gestione del canile sanitario comunale per due anni. L'Aida ed altre associazione hanno però criticato numerosi punti di quel bando, tra cui il rimborso giornaliero per ciascun animale ricoverato nella struttura della zona industriale; 1,5 euro contro gli oltre tre euro che mediamente vengono corrisposti al canile convenzionato. E poi una serie di punti da rivedere per dare un buon servizio. Ieri pomeriggio il sindaco, Federico Piccitto, ha incontrato i cittadini ed ha assicurato l'istituzione di un tavolo tecnico che porti alla stipula di un nuovo bando, anche sulla base dei suggerimenti di chi, come l'Aida, da otto mesi cura già il servizio. Attualmente il canile si regge grazie a quattro persone che ottengono un rimborso e soprattutto ad una quarantina di volontari che si prendono cura dei cani. C'è pure chi prepara dei biscotti per loro.