RAGUSA. A Magenta, nell'ultimo mese, sono stati risolti 83 problemi. E a Triste ? 78. Qual è il segreto del successo di queste amministrazioni pubbliche per risolvere i problemi segnalati dai cittadini? Sembra essere il sistema multimediale comunichiamo, sperimentato da una società di Bologna, che vuol far diventare le città sempre più 2.0 con segnalazioni on line sui disagi dei cittadini. Anche Ragusa ha aderito a questo sistema di gestione via web delle segnalazioni riguardanti problematiche cittadine. L'amministrazione comunale ha deciso infatti di accedere al progetto già sperimentato in diverse altre città italiane. Il servizio web consentirà inoltre al Comune di potere interagire con la cittadinanza, gestire le diverse segnalazioni inviate, sviluppare statistiche e report per la comprensione del territorio e delle dinamiche operative del Comune.
Ieri mattina la presentazione dell'iniziativa al Comune. Erano presenti il sindaco, Federico Piccitto, l'assessore Stefano Martorana e il consigliere di Città, Carmelo Ialacqua, che in sede di bilancio ha proposto un emendamento per potere finanziarie l'adesione alla piattaforma. Ma come funzione in termini pratici? Il cittadino, anche tramite il proprio smartphone, fa la segnalazione al Comune: illuminazione carente, buca, perdite d'acqua, solo per fare un esempio. Dà l'indicazione, proprio tramite il localizzatore, e può fornire una descrizione. La segnalazione arriva in Comune, arriva al cittadino una risposta di presa in carico del problema. Un po' come avviene ormai per molte aziende private, ad esempio della telefonia. "Quel che è importante - spiega Martorana - è che sarà possibile una tracciabilità della segnalazione. Il cittadino saprà chi si occuperà di quella segnalazione e potrà seguire l'iter per la risoluzione". Insomma, addio alle telefonate al Comune rimaste "lettera morta". Il sistema consentirà anche di responsabilizzare i vari servizi comunali, che dovranno rendere conto e ragione ai cittadini di quel che si sta facendo. Per la prima segnalazione si dovrà attendere qualche mese. "Occorre prima una fase interna con gli uffici in modo da creare una buona organizzazione per lo smistamento e la presa in carico delle varie segnalazioni - dice Martorana -. Pensiamo anche di fare degli incontri nelle scuole, perchè questa cultura parta già dai bambini e dai ragazzi. Poi daremo l'avvio al servizio". Ovviamente rimarranno a disposizione anche i canali classici di comunicazione per indicare all'amministrazione eventuali disagi su cui intervenire.
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