MODICA. Fare la pennichella e, al risveglio, trovarsi il ladro in casa. E' l'amara esperienza di una donna, residente nel centro storico della città, precisamente nella zona di via Rizzone, nel Quartiere Santissimo Salvatore, che era rimasta in casa, dopo pranzo per il pisolino pomeridiano. Il marito era uscito e per questo, sbrigati i servizi in cucina, aveva deciso di stendersi sul divano. Si era appisolata. Dopo un po’, però, è stata svegliata da un calpestio proveniente dal piano superiore. In un primo momento ha pensato che fosse rientrato il marito. Lo ha chiamato ma non avendo avuto risposta si è alzata a controllare, quando, improvvisamente, si è trovata al cospetto di un giovane, aitante, che l'ha spintonata per potere fuggire. Il malvivente si era introdotto da un balcone che si affaccia sulla scalinata di via Rizzone mentre la proprietaria dormiva nel piatto sottostante. Ha iniziato a rovistare nei cassetti appropriandosi di oggetti di oro e preziosi vari. Quando la donna si è svegliata ed ha chiamato il nome del marito, il ladro ha cercato una via di fuga ma si è trovato la padrona di casa davanti che ha avuto il “coraggio” di affrontarlo, colpendolo alle spalle con dei pugni mentre il giovane cercava di schivare l'assalto, dirigendosi verso la porta che sbocca in un vicolo di via Rizzone (l'arteria s'inerpica interamente su una scalinata fino a raggiungere via Liceo Convitto). È riuscito ad aprire il portoncino sempre con la donna a seguirlo e a colpirlo. Una volta in strada la donna ha gridato aiuto ma il ladro ha accelerato il passo imboccando proprio la via Liceo Convitto. Nessuno è accorso se non dopo che il malvivente è riuscito ad allontanarsi. Alla poveretta non è rimasto altro da fare che chiamare alcuni parenti, anche perchè nella foga di rincorrere il topo d'appartamento aveva chiuso alle sue spalle la porta ed era rimasta fuori. Sa.C.
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