RAGUSA. E' stato presentato in Diocesi, il Comitato di valutazione che sovrintenderà alla gestione del "Fondo di Garanzia" per il progetto "Microcredito per l'avvio d'impresa, voluto dalle diocesi di Ragusa e Noto e dalla Camera di Commercio. Il Comitato svolgerà in particolare le seguenti attività: approvazione delle condizioni, dei criteri e delle modalità operative relative alla gestione del Fondo; delibera del plafond massimo nonché dei criteri e della misura di impegno del Fondo in relazione ai versamenti periodici degli Enti promotori, alle richieste di microcredito ricevute, alla rischiosità delle operazioni garantite, con l'obiettivo di garantire per quanto possibile sempre ed in maniera integrale la copertura delle eventuali perdite subite dagli istituti di credito. Si occuperà anche di verificare le caratteristiche delle operazioni di microcredito e di deliberare eventuali modifiche sulla base delle richieste provenienti dai soggetti richiedenti o dai soggetti finanziatori. I compiti riguardando anche le deliberazione della richiesta di sottoscrizione della convenzione da parte delle banche, dell'ammissione dei soggetti richiedenti al percorso di start-up, delle singole richieste di ammissione alla garanzia e delle singole richieste di attivazione della garanzia. Il Comitato di Valutazione è composto da: Renato Meli (direttore Ufficio di pastorale del Lavoro - diocesi di Ragusa), Emanuele Occhipinti e Grazia Corallo (per la Diocesi di Ragusa), don Gianni Donzello e Maurilio Assenza (per la Diocesi di Noto) Carmelo Arezzo e Angelo Firrito (per la Camera di Commercio di Ragusa). Le domande di accesso al microcredito si potranno presentare a partire dall'otto gennaio. Possono partecipare giovani tra i 18 ed i 35 anni, ma anche persone più grandi rimaste senza lavoro o che vogliano avviare micro impresa in uno dei comuni della provincia di Ragusa. Grazie ad un fondo di garanzia da 375mila euro, verranno concessi prestiti a tassi particolarmente agevolati da tremila a ventimila euro per avviare un'attività nei settori dell'artigianato, del commercio, dell'agricoltura, dell'industria, del turismo e dei servizi. I prestiti dovranno essere rimborsati dai beneficiari a rate mensili entro un periodo massimo di 84 mesi. Non è escluso che il fondo possa essere impinguato con altre somme derivanti da programmi nazionali, regionale o europei, ma da interventi anche di altri enti pubblici o privati.