RAGUSA. Via di Gelsomina. Si saranno forse ispirati al celebre film di Federico Fellini per la scelta del nome della strada in cui verranno "collocati" senza tetto e clochard. Girovaghi come la sfortunata Gelsomina venduta a Zampanò ne "La strada", Oscar nel 1956. Si tratta di una via "immaginaria" o, tecnicamente, di una'area di circolazione comunale territorialmente non esistente, per l'iscrizione all'anagrafe della popolazione residente delle persone senza fissa dimora o senza tetto che ne facessero richiesta. Lo prevede una legge e la motivazione è chiara: la legge prevede che le persone senza fissa dimora debbano considerarsi residenti nel Comune dove hanno domicilio. Se non hanno però una casa, dove si potranno domiciliare? Le tipologie previste sono tante: etnie nomadi, persone senza fissa dimora perchè girovaghe, commercianti ed artigiani ambulanti, persone senza tetto, povere, barboni, ex carcerati.
Casi che si stanno verificando anche a Ragusa. Il Comune, essendo in fase di revisione dei registri anagrafici, ha predisposto la "intitolazione" (ovviamente fittizia) dove si potranno domiciliare queste persone. Ai numeri pari andranno sia i senza tetto censiti quali residenti al censimento che i senza fissa dimora che eleggono il proprio domicilio nel Comune, ma che in realtà non hanno un vero e proprio recapito nel comune stesso. Ma come per tutte le strade occorrerà chiedere l'autorizzazione al prefetto. Ovviamente le eventuali comunicazioni del Comune non potranno avvenire con invio di lettere a casa, verranno pubblicate nell'albo pretorio on line. Insomma, una via almeno ce l'hanno, per casa, se non troveranno altro, dovranno accontentarsi di un "tetto di stelle". Da.Bo.
Ragusa, strada di girovaghi e clochard si chiamerà via di Gelsomina
Anche le persone senza fissa dimora devono avere un domicilio anche se «fittizio»
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