Ragusa

Martedì 26 Novembre 2024

Sicurezza a Ragusa, un piano contro le rapine: patto tra forze dell’ordine e banche

RAGUSA. Nella mattinata di ieri, nei Saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo, alla presenza del direttore della filiale della Banca d’Italia Mario Coco e dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, il prefetto Annunziato Vardè, il coordinatore nazionale del settore sicurezza dell’Associazione Bancaria Italiana Marco Iaconis e i direttori di 15 filiali degli Istituti di credito presenti in provincia hanno rinnovato l’accordo a suo tempo definito e giunto a scadenza. Un Protocollo d’intesa finalizzato alla prevenzione della rapine in danno delle banche, tenuto conto del crescente aumento della domanda di sicurezza che investe il settore bancario, esposto agli attacchi della criminalità comune ed organizzata.
«Il protocollo, redatto congiuntamente con l’Associazione Bancaria Italiana - afferma il prefetto Annunziato Vardè -, registra l’adesione di quindici istituti di credito operanti nella provincia ed è in sintonia con lo spirito della "sicurezza partecipata" che ispira l’attività della Prefettura e delle forze dell’Ordine, la quale si caratterizza per lo stretto rapporto tra le Istituzioni centrali, gli Enti locali e tutti i soggetti interessati alle problematiche della sicurezza». In particolare la Prefettura eserciterà un ruolo di coordinamento promuovendo periodici incontri di natura tecnica con le forze di Polizia per la trattazione delle problematiche della sicurezza bancaria, anche in relazione alle criticità via via rilevate, mentre gli istituti di credito si impegnano, tra l’altro, ad aumentare il livello di deterrenza delle misure di sicurezza dotando le rispettive dipendenze di adeguati sistemi di protezione e di difesa passiva, con la previsione di un aumento della dotazione delle misure di sicurezza per le apparecchiature ATM e l’obbligatorietà del sistema di videoregistrazione con tecnologia digitale. L’intesa, riproposta per una durata biennale prevede l’attivazione di canali privilegiati per un sempre più efficiente flusso di informazioni tra il circuito bancario e gli organi di Polizia.
A mettere la sigla sul documento sono stati il prefetto Vardè ed i rappresentati degli istituti di credito: Banca Agricola Popolare di Ragusa, Banca Credito Emiliano, Banca Credito Cooperativo di Pachino, Banca Carige, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Nuova, Banca Popolare di Lodi, Banca Sella, Credito Siciliano, Intesa San Paolo, Banca Monte dei Paschi di Siena, Unicredit–Banco di Sicilia.

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