SCICLI. «L'ente è sull'orlo del dissesto, la Corte dei Conti è in allarme e quindi sembra quanto mai inopportuno votare atti incompleti con la tecnica dell'ultimo secondo utile», il consigliere del Gruppo Misto, ex Udc, Bartolo Ficili tira le orecchie ai consiglieri e li richiama all'ordine in un momento delicato, quando il Comune di Scicli è chiamato a chiudere il cerchio sul bilancio di previsione. Lo fa spiegando anche il perchè con la sua uscita dall'aula è passata in Consiglio comunale, la delibera riguardante l'aumento della Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani che nell'arco di un anno "pesa" sulle casse del Comune sciclitano per una somma di oltre 4 milioni e 200 mila euro.
L'ente, guidato dal sindaco Franco Susino, è vicino al dissesto se non si riuscirà nella quadratura del bilancio di previsione 2013 che deve essere ancora portato ed approvato in Consiglio comunale. Una situazione finanziaria per l'ente sciclitano che se dovesse arrivare al dissesto avrebbe a rischio da 35 a 40 posti di lavoro senza contare le drastiche tassazioni da applicare sui contribuenti. Il consigliere Ficili ha sentito il bisogno di spiegare il perchè è uscito dall'aula poco prima del voto sulla Tarsu che gli procurato non poche polemiche allo stesso: "c'è confusione di numeri ed incertezza di un atto di grande importanza economica per la città - spiega ancora Ficili - la mia assenza dall'aula voleva essere un invito ad un maggiore approfondimento della materia data la grave responsabilità giuridica che grava sul Consiglio comunale".
Ed, intanto, il Pd con il consigliere Marco Causarano spiega il perchè della posizione critica del partito: «la ragione per cui abbiamo detto no al nuovo salasso di tasse richiesto agli sciclitani è che non abbiamo certezza se il sacrificio ulteriore che viene richiesto ai cittadini realmente và a coprire spese accumulate negli ultimi 15-20 anni senza preventivo impegno oppure se deve servire a garantire la copertura di qualche ulteriore spesa di esercizio o per coprire inefficienze troppo evidenti dell'organizzazione amministrativa - afferma Causarano - il Partito Democratico come gli altri dell'opposizione hanno deciso di votare contro le proposte di aumento delle tasse, Tarsu, Imu ed Irpef, proposte dalla giunta perchè è inevitabile che emerga la netta distinzione fra chi nel 2013 ha governato la città e chi ha svolto un ruolo di opposizione».
Intanto l'Amministrazione comunale è al lavoro, negli uffici finanziari, per tentare in extremis di recuperare un milione e mezzo di euro che servire a fare quadrare il bilancio. Altrimenti l'ente à in dissesto.