VITTORIA. Hanno vissuto momenti di terrore un’anziana di 65 anni e suo cognato, che giovedì sera si sono visti piombare in casa una banda di rapinatori che li ha immobilizzati per fare razzia di gioielli. Erano le 19 quando tre malviventi con il volto travisato da passamontagna e con una pistola in pugno hanno sfondato con un calcio una porta-finestra posta sul retro dell'abitazione della donna, lungo la provinciale 5, e hanno fatto irruzione all'interno. La padrona di casa e il congiunto se li sono ritrovati davanti all'improvviso e non hanno avuto alcuna possibilità di approntare una reazione. Il terzetto ha immobilizzato la signora e l'uomo e poi ha messo a soqquadro l'abitazione, alla ricerca di soldi e gioielli. Una volta arraffato il bottino - secondo un primo inventario, sarebbero stati portati via diversi monili in oro - la banda è fuggita, dileguandosi nelle campagne circostanti. Solo mezz'ora dopo le vittime della rapina sono riuscite a liberarsi e a lanciare l'allarme con una chiamata al 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale Stazione e quelli del Nucleo operativo della Compagnia, che hanno raccolto dalla coppia i dettagli dell'accaduto. Sia la donna che suo cognato hanno detto che i rapinatori avevano parlato con accento tipicamente locale, usando termini dialettali, ed hanno fornito una sommaria descrizione delle fattezze fisiche dei malviventi. I militari hanno immediatamente avviato le ricerche dei tre; sono stati istituiti posti di controllo lungo le principali vie d'acceso alla città. Non è ancora chiaro l'esatto valore del bottino. La vittima della rapina dovrà effettuare un accurato inventario e comunicarlo agli investigatori. La rapina segue di appena quarantott'ore il cruento scippo messo a segno martedì pomeriggio in Via Como ai danni di una donna di 84 anni, che ha subito un trauma cranio-facciale e una lussazione ad una spalla. In quel caso, ad agire erano stati tre ragazzi - una ventenne e due sedicenni, già noti alle forze dell'ordine - che sono stati arrestati poco dopo i fatti dagli uomini del Commissariato di polizia.
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