ISPICA. Alla fine Provincia regionale e Ato Ragusa Ambiente hanno portato a termine l'aggiornamento del piano provinciale dei rifiuti provinciali ai sensi del decreto legislativo 267/2000 e del successivo decreto legislativo 152/06. Il piano adesso dovrà passare all’attenzione dei 12 consigli comunali. E infatti ieri mattina il commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso, lo ha inoltrato ai sindaci dei comuni iblei per gli atti di competenza. Al piano hanno lavorato in modo particolare il settore ambiente e Geologia della Provincia con il suo dirigente Salvino Buonmestieri ed i tecnici dell’Ato Ragusa Ambiente con il suo dirigente Fabio Ferreri. Si parla dell’aggiornamento del piano dei rifiuti provinciali da circa tre anni. Il piano provinciale dei rifiuti prevede anche la localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti, nonché delle zone idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento rifiuti. Per quanto riguarda le zone nuove per la destinazione di nuove discariche la più idonea appare quella della zona di Ispica che è distante oltre 5 chilometri dal centro abitato ed il terreno si presenta argilloso rispondente quindi alle caretterisctiche morfologiche e stratigrafiche. Non appare idonea Truncafila a Scicli perché non ha i 5 chilometri di distanza dal centro abitato ed anche perchè esiste un vincolo imposto dal Comune. «È chiaro - dice Ferreri - che nel piano sono indicate tante altre aree, nessuna nel modicano, e sono indicate le tre discariche esistenti, Cava dei Modicani a Ragusa, Pozzo Bollente a Vittoria e San Biagio a Scicli». Il piano provinciale dei rifiuti sarà adottato dalla Provincia alla fine di un percorso che vede coinvolti tutti i comuni Iblei e le organizzazioni di categoria. Il piano nella sua proposta inoltrata ai Comuni prevede il programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili, il programma per la gestione dei apparecchi contenenti PCB (policlorodifenile); i piani per la bonifica e i ripristino delle aree inquinante, il documento di indirizzo sulla raccolta differenziata. Ma prevede anche gli impianti di gestione anaerobica, gli impianti di termodistruzione, il programma per i rifiuti agricoli ed anche il piano cave. Insomma, il piano contempla delle macro aree dove troverebbeno allocazione gli impianti per i rifiuti.