SANTA CROCE CAMERINA. Hanno trascorso la prima notte sotto un gazebo, davanti al palazzo municipale di Santa Croce. Sciopero della fame ad oltranza fino a quando dal Comune non arriveranno le risposte che attendono. Protestano Massimo Cascone ed Emanuele Floridia sostenuti dal popolo dei Forconi. Il sussidio elargito dal Comune, 400 euro, non è sufficiente. Non chiedono soldi ma un lavoro dignitoso. Massimo Cascone, ieri mattima, colto da un malore, è stato trasportato in ospedale, a Vittoria, per un controllo medico. «I soldi che ho ricevuto – spiega Massimo Cascone, uno degli indigenti - non bastano neppure per pagare una delle tante bollette insolute. Ho detto più volte al sindaco e ai rappresentanti della giunta che non chiediamo un sostegno temporaneo ma un lavoro dignitoso per poter sfamare le nostre famiglie». La protesta proseguirà ad oltranza: Massimo Cascone ed Emanuele Floridia a nome del comitato dei disoccupati si rivolgono alla città affinchè ci sia una presa di coscienza del problema. «Il sindaco ci ha detto che ci sono 60 famiglie di indigenti che vivono in condizioni peggiori delle nostre – aggiunge Cascone -: è arrivato il momento di dire basta. Mi hanno buttato fuori dal Comune e di sera ho trovato i bagni pubblici chiusi. Ho dovuto fare i bisogni in strada. Sono disperato e sono pronto a lottare in nome di tanti miei concittadini. Da 13 giorni la mia famiglia vive in casa senza una goccia d’acqua potabile: non ho potuto pagare le bollette della Mediale ed stata ridotta l’erogazione dell’acqua. In questa protesta ho trovato tanti amici, come il popolo dei Forconi». Emanuele Floridia, invece, è in attesa di ricevere il sussidio. L'assistente sociale del Comune lo ha invitato a presentare l'istanza negli uffici. Il movimento Insieme per la Sicilia, con Mario Coco, ha voluto dare sostegno agli indigenti. «È il dramma del lavoro che vivono centinaia di famiglie - aggiunge - la situazione è drammatica. E non ci sono spiragli di ripresa».