RAGUSA. «Ho la sensazione - ha detto il primo cittadino - che gli interventi che mi hanno preceduto hanno unico fine, ossia prolungare oltre il necessario lo svolgimento dei lavori». Lo ha detto Piccitto durante la seduta del consiglio comunale incardinato per l’istituzione del regolamento sulla Tares, la nuova tassa dei rifiuti. Era stato l'assessore alle Risorse economiche, Stefano Martorana, a spiegare che il provvedimento altro non è che quanto prevede la legge. Maurizio Tumino del Pdl e Giorgio Massari del Pd, insieme ad altri consiglieri hanno criticato la scelta di aumentare la tassa, nonostante in realtà sia nelle previsioni della legge nazionale con coefficienti stabiliti dal Governo, come ha ricordato Martorana. I cittadini devono pagare il cento per cento del costo dei rifiuti, e questo si sapeva già. Martorana ha provato a spiegare che l'amministrazione comunale poteva intervenire per cercare di distribuire il peso dell'aumento che è di circa il venti per cento. Qualcuno ha sostenuto che il passaggio da Tarsu a Tares si poteva stoppare per un anno, ma pare che si tratti di un'operazione difficilmente praticabile, anche se qualche Conune lo ha fatto. Non è chiaro, però, come coprirà i maggiori costi. Presentati circa quaranta emendamenti, nonostante in commissione l'opposizione si fosse limitata ad astenersi senza proporre alcun atto migliorativo del testo, la discussione è diventata difficilmente gestibile nella sola giornata di ieri. E si è deciso di riparlarne oggi. Piccitto ha comunque chiarito un punto, rispondendo a chi ripeteva che la nuova amministrazione in campagna elettorale assicurava di voler tagliare le tasse. «Non ci siamo mai impegnati coi cittadini circa la riduzione delle tasse, non avremmo potuto - ha detto il sindaco - visto che non sapevano la situazione economica dell'ente prima di accedervi come eletti dai cittadini». Da.Bo.
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