RAGUSA. I ragusani vanno in centro non per svago, ma per “obbiettivi” precisi. Nel caso della fascia più giovane, solo per i singoli eventi organizzati e per usufruire degli uffici, e non per shopping, che al contrario spinge maggiormente la fascia più alta. I dati emergono dall'interessante lavoro svolto da Youpolis insieme ad altre associazioni ed enti: un questionario on line e cartaceo per parlare di centro storico. Ieri pomeriggio, a Palazzo Garofalo, un forum con un dibattito aperto alla presenza di rappresentanti istituzionali, del settore del commercio e dei residenti. Sono stati 338 i questionari compilati dai cittadini. Alcuni, incompleti, non sono stati presi in considerazione.
Da quei dati, è stato spiegato ieri pomeriggio emerge che “il centro storico per i ragusani sembra non essere un luogo per famiglie. Ma andiamo ai “numeri”. Il 43 per cento dei questionario è stato compilato da cittadini tra i 25 ed i 40 anni, il 33 per cento da ragazzi e giovani della fascia d'età dai 16 ai 24 anni. La fascia dai 41 anni in su ha partecipato un po' meno, con un 24 per cento. Alla domanda con che frequenza ti rechi in centro, la stragrande maggioranza ha risposto una volta a settimana per quanto riguarda la fascia 25 – 40 anni. Raramente hanno risposto diversi ragazzi dai 16 ai 24 anni, mentre tra chi la frequenta tra due e tre volte a settimana ci sono i più grandi, dai 40 anni in su. Le motivazioni. Per lo shopping solo i più grandi, mentre la fascia di mezzo ci va soprattutto per recarsi in qualche ufficio o per trovare qualche amico. Il centro, per quanto riguarda attività varie commerciali, svago, servizi, è adatto per le famiglie: “non tanto” ha risposto il 55 per cento, “abbastanza” il 31, “no” secco il 14 per cento. Per i più giovani la fase di declino è legata soprattutto allo scarso interesse delle istituzioni pubbliche e dei privati.
Per i quarantenni la colpa è più delle Istituzioni, ma per tutte e tre le fasce c'è una percentuale costante di chi dà la colpa a mancanza di attrattive. I più giovani chiedono più spazi culturali e pub, i più grandi vogliono accanto a spazi per la cultura anche ristoranti tipici. Bocciati i trasporti pubblici ed il verde. Scarsi i giudizi sulla presenza di servizi commerciali, turistici e sugli eventi. Ma una nota positiva riguarda l'ultima domanda: «Verresti mai a vivere o aprire un'attività nel centro storico?». Due su tre hanno risposto di “sì”.
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