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Scicli, audizione alla Corte dei Conti Analizzata la situazione debitoria

SCICLI. La Corte dei Conti chiama ed il Comune di Scicli deve rispondere andando a Palermo in audizione per spiegare cosa sta facendo per evitare che l'ente finisca nel disordine finanziario. E di ritorno dal Comune capoluogo il sindaco Franco Susino e l'assessore Sandro Gambuzza hanno sentito il bisogno di informare i consiglieri comunali di quanto detto e fatto nel corso dell'incontro con i giudici preposti ai controlli finanziari. Proprio questi avevano fatto pervenire all'ente una nota con 14 punti da chiarire. Nel contraddittorio gli amministratori sciclitani hanno spiegato l'evoluzione e l'accumulo dei debiti fuori bilancio che ammontano ad 11 milioni e 500 mila euro divisi fra indennità di espropri ed occupazioni, mancati pagamenti di forniture (in massima parte di energia elettrica) e debiti nei confronti di fornitori di beni e servizi. Come risolverà, l'ente, questo problema? «I debiti, dopo l'esitazione del bilancio di previsione 2013, saranno sottoposti uno per uno al Consiglio per il riconoscimento», spiega Gambuzza. Per quanto riguarda il costo del personale Susino e Gambuzza hanno riferito al magistrato contabile che non si è proceduto ad alcuna assunzione, che è stata avviata la procedura di prepensionamento per parecchi dipendenti e che il costo del personale non ha subìto drastiche riduzioni per le necessarie integrazioni orarie al personale. Alla Corte dei Conti è stato affrontato anche il delicato argomento dei crediti la cui massa maggiore è da riferirsi al Comune di Modica con 6 milioni e 500 mila euro di sola sorte capitale mentre gli altri Comuni, Pozzallo ed Ispica stanno onorando i debiti per il conferimento, risalente agli anni passati, dei loro rifiuti nella discarica sciclitana di San Biagio. «Il piano di riequilibrio come modificato ed approvato dal Consiglio comunale non ha ricevuto alcun rilievo ed appare coerente con le osservazioni della Corte - commenta in ultimo l'assessore al bilancio Sandro Gambuzza - infatti i correttivi che abbiamo messo in atto sono quelli analiticamente citati nel piano di riequilibrio stesso che l'Amministrazione sta cercando di tramutare in provvedimenti dandone esecutività. Abbiamo assicurato il nostro impegno ad una puntuale ricognizione del patrimonio, sia mobiliare che immobiliare, dell'ente ed a promuovere azioni volte alla valorizzazione e ad eventuali responsabili alienazioni in coerenza al piano di dismissioni che verrà riproposto al Consiglio comunale. Si sta lavorando anche all'accertamento di danni erariali».

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