RAGUSA. Il Ragusa Calcio parte stamani alle sette per Torrecuso dove domani sarà in campo per il decimo turno del torneo di serie D. Già questa è una notizia visto che 15 giorni orsono era in dubbio la trasferta sul campo del Due Torri così come lo era stata quella di Licata. La squadra, dopo circa 13 ore di pulman pernotterà a Benevento. Al termine della rifinitura convocati tutti i giocatori della rosa. Ai 17 di domenica vanno aggiunti l’attaccante Rufo, rientrato in gruppo ed il difensore Milazzo che ha scontato il turno di squalifica. In sede è arrivato anche un giovane centrocampista ma non è pronto per giocare. La gara sarà diretta da Luigi Ragonesi di Perugia mentre gli assistenti designati sono Pasquale Martinelli e Marco Capolupo, entrambi di Matera. Alla guida degli azzurri c’è Roberto Sorrentino, ritornato giovedì al Ragusa dopo la sua fugace apparizione di agosto quando dopo pochi giorni ringraziò e se ne andò. «Dobbiamo salvare la categoria - ha detto - Questa è la priorità, non sarà facile ma chiedo a tutti di aiutarci. La piazza è importante ed abbiamo una tifoseria competente ed attenta. Per quanto riguarda la squadra ci sono reparti da completare, qualche giocatore, gli argentini vogliono andare via; è una situazione complicata. Inoltre dobbiamo coprire alcuni ruoli come il centrale di difesa, voglio un mastino». Il presidente Nicola Savarese è pronto a fare la sua parte insieme al dg Francesco Sortino. «Non sono venuto qui per fare affari, ma perchè mi piace la società e la città. Mi interessa assicurare il futuro della società. Io non sono l´ombra di Enzo Vito ma ragiono e rischio con la mia testa. Quella parentesi è definitivamente chiusa» Il nuovo tecnico Sorrentino, indimenticato portierone di Catania, Bologna e Cagliari, lo scorso anno ha alelnato il Vigevano in Eccellenza. «Avevo già detto che la squadra era sbagliata, nell’eccesso di giocatori e nelle date di nascita degli under (troppi ’93 invece che ’94 e ’95). I ragazzi sono ben preparati fisicamente dall’ottimo professore Stracquadaneo, ma è necessario che giochino nel ruolo giusto. Quanto ai rinforzi, che senza dubbio sono necessari, conto di poterne trovare di validi tra i non accasati o svincolati: ci sono ottimo elementi decisi a mettersi in luce e rientrare nel giro anche con ingaggi modesti. Dobbiamo commettere meno errori: domani voglio una squadra viva, che si batta ed abbia volontà di lottare. Anche se il risultato non venisse, ci rifaremo più avanti. Riconosco di avere scelto una panchina che scotta, per fortuna io da 23 anni sono abituato a non stare seduto e a seguire i miei ragazzi come se fossi in campo con loro».