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Scicli, un esposto alla Corte dei conti: «Modica non ha pagato i suoi debiti»

Diminuiscono i trasferimenti, il Comune è in difficoltà: spesso, dice Susino, deve ricorrere ad anticipazioni di cassa

SCICLI. Protocollato ieri, presso la sede palermitana della Procura generale della Corte dei Conti, l'esposto denuncia a firma del sindaco Franco Susino con il quale si chiede che i magistrati della sezione giurisdizionale per la Sicilia predispongano tutti gli atti e le iniziative volti a permettere al Comune di Scicli di recuperare le somme che il vicino Comune di Modica deve corrispondere per il conferimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica di San Biagio per un ammontare nella sorte capitale di circa 6 milioni e mezzo esclusi gli interessi maturati negli anni che porterebbero il debito della città della Contea a circa 10 milioni di euro. Conferimento durato per anni fino a quando l'impianto comprensoriale di smaltimento dei rifiuti è stato chiuso ad ogni utilizzo. Tre i motivi che hanno portato l'ente sciclitano a coinvolgere della questione la Corte dei Conti. «A causa del mancato accreditamento di queste somme il nostro Comune si trova in evidente difficoltà per carenza di liquidità con eccessivo e continuo ricorso all'anticipazione di tesoreria che comporta rilevanti oneri a titolo di interessi passivi - racconta il sindaco Susino - in ragione di ciò c'è anche la necessità di elevare il livello di tassazione ai cittadini ed operare tagli dolorosi anche nei confronti di categorie più deboli. Senza dire che c'è un'evidente difficoltà alla chiusura dei bilanci di previsione e difficoltà nel pagamento dei fornitori e del personale dipendente». Il grido di allarme del primo cittadino è evidente. L'ente sciclitano, danneggiato non solo dal punto di vista finanziario ma anche ambientale per il carico di rifiuti che ha accumulato negli ultimi 15 anni nel suo territorio, rischia di scivolare nelle secche del default per cause non proprie. Non è la prima volta che l'ente "bussa" alle porte di palazzo San Domenico ma senza ottenere risultati utili al saldo del debito. Ora la decisione di denunciare ogni cosa alla Procura generale della Corte dei Conti sottolineando come il Comune modicano ha già beneficiato della prima trance del mutuo finalizzato al pagamento dei debiti certi e che lo scorso 7 ottobre ha richiesto, con delibera del Consiglio comunale, l'erogazione a saldo dell'anticipazione concessa lo scorso mese di maggio pari al restante 50 per cento. L'esposto è maturato dopo la constatazione che, nonostante l'ente modicano abbia avuto la possibilità di onorare il debito, ad oggi non lo abbia ancora fatto. «I pagamenti sarebbero dovuti avvenire dando priorità ai crediti non oggetto di cessione - sono le parole di Susino - tra più crediti non oggetto di cessione il pagamento deve essere imputato al credito più antico, risultante da fattura o dalla richiesta di pagamento». Cosa che, ad oggi, non è avvenuto.

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