RAGUSA. Mentre i dipendenti si preparano allo sciopero di domani e fanno presente che l'eventuale venir meno delle richieste avanzate a base della vertenza dalle organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sarà motivo per deliberare altre iniziative di lotta che non escludono il blocco dei servizi in maniera continuativa, il sindaco Federico Piccitto avvia la prima «operazione verità» sull’Università, sul Consorzio Universitario e sulle somme. «Per opportuna chiarezza - scrive Piccitto - il Comune di Ragusa non può in alcun modo farsi carico dei fondi mancanti al Consorzio Universitario di pertinenza del socio Provincia e non erogati dall'ente di viale del Fante. La disponibilità dimostrata dal Comune riguarda solo la possibilità di anticipare il pagamento di una parte della quota comunale per l'anno 2013 al fine di assicurare il pagamento della rata da versare all'Università di Catania, pari a circa 301.594 euro (248.517,30 euro quota a carico della Provincia, 53.077,39 euro quota a carico del Comune) ed in scadenza al 31 ottobre prossimo. Il Comune di Ragusa quindi dato che la Provincia ha solo 160.000 euro dovrebbe anticipare il pagamento di 90.000 euro stornandoli dalla quota comunale annuale. Il mancato pagamento all'Università di Catania, infatti, comporterebbe la non attivazione del primo anno di corso per il prossimo anno accademico». I tre punti a base della vertenza per i dipendenti sono «la necessità da parte di Comune e Provincia di istituire, nell'arco di qualche giorno, il tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali per la predisposizione dei rispettivi bilanci di previsione 2013 al fine di individuare gli apporti finanziari in consonanza con le "obbligazioni" assunti dai due Enti; l’istituzione di un tavolo tecnico tra le parti (Comune, Provincia e sindacati) al fine di porre in essere un chiaro ed inequivocabile processo di conoscenza della reale condizione finanziaria del Consorzio; la convocazione aperta di una seduta del Consiglio comunale di Ragusa per affrontare, in presenza del Commissario della Provincia, le problematiche che attraversa il Consorzio. Sulla protesta dei dipendenti il consigliere Mario Chiavola del Megafono dice: «Massima solidarietà a chi opera in seno al Cui ma attenzione ai bersagli che si intende colpire. La Provincia, purtroppo, è un ente in attesa di futuro». G.N.
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