RAGUSA. «Sosteniamo le mamme che lottano per il diritto allo studio dei propri figli». È lo slogan di annuncio della manifestazione di oggi a sostegno della protesta delle «mamme coraggio» che da dieci giorni stazionano a viale del Fante e che da sette giorni sono incatenate nell’androne del Palazzo della Provincia perchè l’ente non ha avviato il servizio di trasporto scolastico e di assistenza specialistica. Servizio che dovrebbe partire a giorni perché il commissario Giovanni Scarso approvando il bilancio di previsione è riuscito a reperire delle somme per garantire il servizio per due-tre settimane. In precedenza si parlava di una somma di 100.000 euro, il Movimento 5 Stelle in una nota ufficiale parla di 120.000 euro, mentre ieri pomeriggio si mormorava alla Provincia che con i fondi di riserva la somma può raggiungere anche 160.000 euro. L’unica certezza è che il servizio neanche oggi sarà avviato. La manifestazione di oggi prevede un concentramento in piazza Poste, davanti al Municipio, ed un corteo fino alla Provincia che attraversando via Roma giungerà fino a viale del Fante. Ci saranno anche gli amministratori dei 12 comuni, le associazioni di volontariato ed ovviamente gli utenti del servizio. Ma intanto le mamme continuano a rimanere incatenate alla Provincia e le reazioni si moltiplicano. I consiglieri comunali Mario Chiavola e Elisa Marino invitano il sindaco Piccitto a fare come il sindaco di Modica che ha mostrato l’intenzione di garantire il servizio. Per il Movimento 5 Stelle di Ragusa serve una soluzione definitiva e non tampone. I grillini chiedono ai deputati regionali, l'immediata convocazione della commissione parlamentare Bilancio e Programmazione, per trovare le risorse necessarie a mantenere attivo l'indispensabile servizio. Poi, la nota critica: «Queste famiglie vivono in una terra dove il senatore Giovanni Mauro (primo firmatario), contemporaneamente alla loro protesta, presenta insieme ad altri colleghi emendamenti al disegno di legge sulla Pubblica Amministrazione al Senato della Repubblica riguardanti la proroga dei contratti ai dirigenti delle oramai decadute, o presunte tali, Province. Paradossalmente per l'emendamento sopracitato, presentato ed approvato al Senato, la Provincia di Ragusa sarà costretta ad avere un Dirigente inutile e retribuito con soldi pubblici ma non i fondi per espletare il servizio ai diversamente abili». Per il deputato nazionale Maria Marzana si tratta di «scelte folli a discapito dei cittadini più bisognosi». Dello stesso avviso anche la deputata pentastellata Marialucia Lorefice.