RAGUSA. Quella appena passata è stata la settimana dello scontro tra il vice presidente del Consorzio Gianni Battaglia ed i soci Comune e Provincia. Specialmente quest’ultima che con il commissario Giovanni Scarso ha cercato di ribattere colpo su colpo alle dichiarazioni dello stesso Battaglia. Lo scontro è cominciato in Prefettura (Battaglia ha abbandonato la riunione sbattendo la porta) quando la polemica tra le parti è divampata per la questione personale ed anche per la questione soldi da dare a Catania. Cioè quando si è appreso che la Provincia non avrebbe i soldi necessari per onorare la transazione firmata a febbraio per il mantenimento della struttura didattica di Lingue.
Togliendo la parte delle tasse universitarie che spettano a Comune e Provincia in parti differenti, a Catania devono essere versati 302.000 euro di cui 52.000 euro in capo al Comune e 250.000 euro in capo alla Provincia che in bilancio ha però solo 160.000 euro.
E questo particolare è messo in risalto in una nota ufficiale del sindaco Federico Piccitto che testualmente scrive: «Abbiamo appreso recentemente che la Provincia Regionale non ha, come socio del Consorzio stesso, i fondi dell'intera quota di propria competenza anche relativamente alla quota per pagare la rata della transazione che è stata sottoscritta con l'Università di Catania in scadenza al 31 ottobre. Per coprire la quota dell'accordo transattivo il Comune di Ragusa è disponibile a coprire le somme mancanti della Provincia, al fine di permettere l'attivazione del primo anno accademico anche per il prossimo anno».
Insomma, il Comune è disponibile a versare le somme, ma perchè in ogni caso le deve dare al Consorzio. Perchè è anche vero che l’Università a Ragusa esiste solo per il tramite del Consorzio. In Prefettura si è anche paventata la riduzione dell’orario dei dipendenti. E le trenta unità da oggi sono in assemblea permanente anche perchè fra poco maturano la terza mensilità non pagata. Hanno incassato la solidarietà dei gruppi di opposizione al Comune. G.N.