RAGUSA. Università: sullo scambio di accuse tra vice presidente del Consorzio, Gianni Battaglia e i soci, in particolare la Provincia, si è aperto un caso. Il punto è fare quadrare i conti. Battaglia sollecita un’operazione verità e il commissario Scarso ribatte: «L'operazione dovrebbe essere fatta proprio dagli amministratori del Consorzio, invece, di scaricare presunte responsabilità sui soci». Il problema di fondo è che per il mantenimento del Consorzio, i soci - Comune e Provincia - devono tirare fuori 570.000 euro ed invece la Provincia ne ha deliberati 150.000 sia per il 2012 sia per il 2013. Comune e Provincia hanno le stesse quote e mentre il Comune ha messo in bilancio i 570 mila euro, la Provincia no. Oltre a questi soldi ci sono quelli per l’Ateneo di Catania come previsto dalla convenzione di gennaio per la Struttura Didattica Speciale di Lingue. E la Provincia sul valzer di somme conferma con Scarso: «Quando Battaglia parla di “cinica inadempienza” della Provincia sa di non dire il vero proprio per la sua cinica resistenza ad imporre nel bilancio di previsione del Consorzio Universitario cifre per conto della Provincia che non trovano rispondenza negli strumenti finanziari dell'Ente che amministro. Così ha fatto lo scorso anno prevedendo per la Provincia un contributo di 570.000 euro consapevole che la Provincia invece ne aveva previsto 150.000 euro, così vorrebbe fare quest'anno ma il sindaco Piccitto lo ha “stoppato” rinviando l'approvazione del bilancio di previsione 2013».
Il Consorzio ha già fatto un decreto ingiuntivo alla Provincia per 420.000 euro per recuperare le somme del 2012. Ma nello scontro sull’Università si sono aggiunti altri commenti. Il capogruppo del Pdl, Maurizio Tumino, dice: «Il tempo è scaduto. È giunta l'ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Sull'Università non si può più scherzare. Il Comune deve fare fino in fondo la propria parte. Oltre all'istruzione ed alla ricerca ci sono al Consorzio Universitario 30 persone che lavorano con responsabilità ed abnegazione. Auspico che il sindaco di Ragusa voglia prendere a cuore, per primo senza tentennamenti, il problema di questi lavoratori e riconsiderare il proprio impegno. L'Università deve rappresentare per la nostra comunità una risorsa e non un peso economico».
Il coordinamento cittadino dell’Udc aggiunge: «Il clamoroso conflitto scoppiato tra Provincia, Comune e Cda del Consorzio viene valutato con preoccupazione nella assoluta convinzione delle buone ragioni del Consorzio che a nostro avviso devono essere sostenute dalle forze parlamentari, dal prefetto, dalle forze politiche e sociali e dalle organizzazioni sindacali che sono chiamate a intensificare il loro già significativo impegno. Il coordinamento cittadino dell’Udc esprime sostegno al presidente e al Cda del Consorzio e piena solidarietà ai lavoratori del Consorzio ed invita il sindaco di Ragusa e il commissario della Provincia ad essere conseguenti agli impegni assunti per l’Università in tutte le sue articolazioni».
Per Giuseppe Di Pasquale de la Destra «nessuno si sogni di mettere part-time i dipendenti del Consorzio e soprattutto sia evitato il travaso di personale della Provincia».
Caso Università a Ragusa, il «valzer» dei soldi La Provincia: «I conti sono a posto»
Ma c’è già pronto un decreto ingiuntivo di 420.000 euro per il recupero delle somme dovute per l’anno 2012
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