Ragusa

Mercoledì 27 Novembre 2024

Genitori dei ragazzi disabili in catene a Ragusa

RAGUSA. Dalla sala giunta all’androne del palazzo di viale del Fante. Ma questa volta con l’azione forte dell’incatenamento. I genitori dei ragazzi disabili che continuano a non avere il servizio di trasporto scolastico e di assistenza specialistica aumentano il tono della protesta. Vogliono il servizio, non accettano strumentalizzazioni, e non sopportano che sulla intera vicenda si giochi a scarica barile. Attendono risposte concrete. Ed il commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso, sarebbe pronto ad approvare il bilancio di previsione 2013 e recuperare dalle economie una somma vicina alle 100.000 euro che potrebbe servire ad attivare il servizio per una quindicina di giorni. Il bilancio potrebbe essere approvato oggi o al massimo lunedì e quindi il servizio potrebbe partire già dal 27 ottobre. Ma quindici giorni passano in fretta. Anche se dalla Regione dovrebbero arrivare delle somme. È saltata la riunione di oggi che doveva tenersi con i deputati. Per Scarso prioritariamente deve essere risolta la questione. Ieri pomeriggio il commissario ed una delegazione di genitori e rappresentanti delle associazioni è andata in Prefettura. Erano presenti Grazia Cabibbo, Katia Guardo dell’Anfass di Modica, Cettina Malignacci dell’Aifass di Vittoria e Sabina Fontana della Pro Diritti H. Oltre alle questioni legate al servizio che deve fare la Provincia, si è discusso del servizio che sta in capo ai collaboratori scolastici e che per questo percepiscono anche un’indennità aggiuntiva. Si tratta di un’assistenza di base. Il prefetto si è impegnato a scrivere une lettera ai dirigenti scolastici per sollecitarli a far garantire l’assistenza di base. Un’altra lettera sarà inviata alla Regione per sollecitare una risoluzione della vicenda. Intanto oggi a Modica, alle 8.30, alla Camera del Lavoro c’è un’assemblea promossa dalla Cgil. Anche i dipendenti della Provincia, tramite la Rsu aziendale, si schierano a favore delle famiglie. In una nota si legge: «I dipendenti hanno deciso di testimoniare concretamente la loro solidarietà alternandosi al fianco delle famiglie disagiate in vari momenti della giornata, previa regolare timbratura di permessi personali o anche al di fuori del normale orario di servizio. I dipendenti della Provincia intendono così lanciare un messaggio non solo alla comunità iblea ma soprattutto ai rappresentanti politici locali all'Ars e al Parlamento nazionale che, parallelamente agli emendamenti sostenuti con forza a favore di pochi, avrebbero potuto già attivarsi a sostegno ed aiuto dei tanti cittadini coinvolti in questa dolorosa vicenda».

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