Il «no» del ministro della Sanità al metodo Stamina l'ha gettata in uno stato di profonda prostrazione per la malattia del figlio e così aveva deciso di farla finita, gettandosi dal ponte 'Guerrierì di Modica. La protagonista del tentato suicidio è Anna Carta, 52 anni, insegnante, madre di Mauro Giarratana che soffre da dieci anni di una patologia definita «Atassia spino cerebellare». La donna stanca della mancanza di una cura per il figlio che non riesce a muoversi, stenta a parlare ed è colpito da crisi epilettiche, ha scelto il gesto estremo. È stato il provvidenziale intervento di un automobilista di passaggio ad evitare il peggio. L'insegnante è rimasta attaccata al passamano del ponte che dava sul vuoto dialogando con l'automobilista, mentre i vigili del fuoco, intervenuti sul posto, sono riusciti a ritagliare uno spazio nella rete metallica di protezione e mettere in salvo la donna che ha continuato a piangere e a reclamare attenzione per suo figlio. Lunedì scorso Anna Carta aveva incontrato a Ragusa l'assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino per sottoporle il caso del figlio. L'assessore aveva annunciato una visita in Sicilia di Davide Vannoni, padre del metodo Stamina per firmare un protocollo con questa cura in alcuni ospedali siciliani, tra cui il Ferrarotto di Catania. Il no del ministro Lorenzin ha bloccato tutto. Sia la donna sia l'automobilista, che ha accusato un malore per l'esperienza vissuta, sono stati trasportati nel Pronto soccorso dell'ospedale «Maggiore» di Modica.
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